L'accordo politico con Forza Italia, per il sostegno alla candidatura a sindaco di Giuseppe Tagliente al ballottaggio di domenica e lunedì prossimi, è stato sancito alla presenza dei vertici regionali, provinciali e territoriali del partito azzurro, rappresentati dal senatore Andrea Pastore (coordinatore abruzzese), da Giuseppe Stanziale (coordinatore della provincia di Chieti) e da Eugenio Spadano (coordinatore del Vastese). Non c'era traccia, però, nella conferenza stampa di illustrazione di questa strategia politica verso l'atto finale delle elezioni, del coordinamento cittadino di Forza Italia e di chi (Guido Giangiacomo) ha partecipato con la propria candidatura al primo turno delle consultazioni amministrative. Una situazione che è emblematica di quello che continua ad essere uno stato di profonda lacerazione tra Tagliente, Giangiacomo ed i rispettivi sostenitori. Una lacerazione che, dice qualcuno, potrebbe trovare nuove conferme al turno elettorale ormai imminente. Non c'è stato dunque alcun apparentamento, come invece chiedeva Giangiacomo, ed il centrodestra ha preferito, così come del resto ha fatto il centrosinistra, l'accordo politico. Ma a differenza della coalizione avversaria, che ha ufficializzato il proprio 'patto' con strette di mano e abbracci tra Forte e Lapenna, in casa centrodestra c'è un ''vuoto'' indubbiamente effettivo e che lascia non pochi dubbi per il futuro ballottaggio.