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COMUNALI, ADESSO E' L'ORA DEL DIALOGO

a cura della redazione
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Prove tecniche di dialogo: in vista del ballottaggio, fissato per domenica 11 e lunedì 12 giugno prossimi, sono cominciate le grandi manovre per accaparrarsi i consensi di chi (Peppino Forte e Guido Giangiacomo) è rimasto escluso dalla corsa per la conquista della carica di sindaco a Vasto. Movimenti si registrano in particolare nella coalizione di centrosinistra, dove già nell'immediata fase successiva allo scrutinio Luciano Lapenna aveva lanciato segnali distensivi nei confronti di Peppino Forte che, con il suo 20,56 per cento di voti ottenuti al primo turno può a pieno titolo essere considerato come l'ago della bilancia della futura competizione. Forte, d'altronde, è espressione del centrosinistra ed è chiaro che il suo interlocutore privilegiato, in questo momento, è proprio Lapenna. In ballo, ovviamente, c'è un'adeguata presenza, nell'eventuale Giunta comunale futura, del raggruppamento che fa capo al giornalista vastese che nello scenario politico locale si è guadagnato il terzo posto a livello di partiti maggiormente rappresentativi. In bilico, sempre nell'ambito della coalizione di centrosinistra la presenza in Consiglio comunale della Rosa nel Pugno che avrà un consigliere (Rocco Cerulli è risultato il più votato) soltanto se sarà Lapenna a prevalere al ballottaggio. In discussione anche il conseguente assessorato, che potrebbe essere sacrificato per consentire l'apparentamento con Forte il quale, però, non vuol sentir parlare di poltrone: ''Aspetto - dice - che mi chiedano l'appoggio ufficiale. Qualche approccio c'è già stato, ma soltanto a livello informale. Mi piacciono i matrimoni con tutti i crismi, non le unioni di fatto. Sono molto corteggiato, anche dalla coalizione di centrodestra''. E qualcosa si muove anche sulla sponda della Casa delle Libertà dove Guido Giangiacomo ha già giurato fedeltà a Forza Italia ed all'alleanza di centrodestra. ''Io le grandi manovre però non le faccio - precisa il candidato Giuseppe Tagliente che si scontrerà con Lapenna al ballottaggio - ma certamente dialogo con tutti. Con Giangiacomo non mi sono ancora sentito, anche perché non penso che debba essere lui il referente''. Questo vuol dire che Tagliente punta ad un accordo con i vertici regionali del partito azzurro. ''Apparentamenti in vista non ci sono - conclude il consigliere ragionale - ma certamente non li escludo''. Eventuali apparentamenti potranno essere portati a compimento entro domenica. Per Lapenna, Tagliente ed anche e soprattutto per le segreterie dei partiti che li sostengono le trattative sono destinate a diventare frenetiche con il trascorrere delle ore.
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