Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

PARCO EOLICO AL LARGO DELLA COSTA DI PETACCIATO NEL VICINO MOLISE: ARRIVA L'ALTOLà DEL TAR

Dopo il via libera del Ministero dell'Ambiente ora lo 'stop' dei giudici amministrativi

Condividi su:
Quell'impianto, almeno per il momento, "non s'ha da fare". Stop del Tar Molise al progetto di parco eolico offshore, al largo della costa molisana, davanti al litorale di Petacciato, ipotesi avversata anche dalle amministrazioni di Vasto e San Salvo. C'era il via libera dal Ministero all’Ambiente, ma adesso - nuova puntata - c'è la sospensiva del Tribunale Amministrativo Regionale, sezione di Campobasso, con relative autorizzazioni in 'stand by'. La decisione è stata ufficializzata in un'ultima riunione del Tar, al termine dell'udienza di discussione relativamente a tre richieste di sospensiva presentate dalla Regione Molise, dai Comuni di Petacciato e Montenero di Bisaccia e dall’Arsiam. I giudici amministrativi hanno ravvisato "una incongruità tra il parere rilasciato nel 2009 dal ministro Stefania Prestigiacomo, che aveva concesso il nullaosta alla Via per l’impianto da posizionarsi a 5 miglia dalla costa, e il successivo parere del 2010, in base al quale i 54 pali eolici sarebbero stati posizionati a poco più di 5 chilometri dalla costa". Dunque, almeno per ora, progetto della società 'Effeventi' di Milano bloccato, in attesa dei prossimi passaggi del Ministero che potrebbe appellarsi al Consiglio di Stato per avere ragione, rimarcando la qualificazione del parco eolico, come dichiarato dallo stesso Prestigiacomo, “opera strategica per lo sviluppo economico e ambientale del Paese”. Il parco eolico 'San Michele', secondo la pianificazione, prevede 54 pali, di un'altezza di 80 metri l'una, con eliche lunghe 5 metri posizionati di fronte alla spiaggia di Petacciato. Pali in grado di generare una potenza complessiva di 162 megawatt (per un'ipotizzata produzione di energia elettrica per 450milioni di kw/h, sufficienti a soddisfare il bisogno di 120mila famiglie).
Condividi su:

Seguici su Facebook