Probabilmente corrisponde a Filippo Casanova, caduto nel primo conflitto mondiale, l'albero ormai secco, del viale delle Rimembranze, nella Villa Comunale. Forse non tutti sanno che ad ogni albero di questo viale corrisponde un caduto della "grande" guerra.
Ieri, in occasione dell'anniversario del "24 maggio", data ormai sconosciuta ai più, mi sono accorto della "seconda" morte di questo soldato. Non voglio addentrarmi nella storia e nel pensiero. Voglio rimanere nel pratico. Mentre si tagliano alberi "vivi" si lascia all'abbandono i luoghi come la villa "Principe di Piemonte", i marciapiedi e gli scorci panoramici della Città . E pensare che l'amministrazione non ha voluto tagliare, magari sostituire, i due orrendi e pericolosi pini di piazza Rossetti (per non far parlare il popolo). Il "comune" dice che però la città è moderna, come si canta dalla "famosa" canzone e il sindaco aggiunge "a lavori finiti piacerà ".