“San Rocco dimenticata”... questa è la denominazione più adeguata per la via che inizia dall’Istituto Tecnico Industriale, passa per il Liceo Scientifico e poi, all’improvviso si restringe e da quel punto... “lasciate ogni speranza voi che entrate” (figuriamoci noi che ci abitiamo!). Tutto è rimasto come cinquanta anni fa, quando in tale via (contrada Frutteto) esistevano solo quattro o cinque abitazioni rurali. Attualmente il primo tratto, di circa un chilometro, è abitato da un migliaio di persone che dovrebbero avere gli stessi diritti, quindi stessi servizi e stessa sicurezza degli altri più fortunati abitanti di Vasto e di ogni città che si rispetti, anche perchè non usufruiscono di nessuno sconto su nessuna tassa.
“Via San Rocco dimenticata”, oltre ad essere trafficata da chi vi abita, è percorsa spesso a forte velocità da numerosi altri mezzi di tutte le grandezze, perchè tale via è anche un collegamento con la Statale Adriatica in località Lebba, distante circa 3,5 Km. Sulla via in oggetto è completamente assente la segnaletica: non ci sono limiti di velocità, segnali di pericolo, divieti, indicazioni, ecc. ecc. (zero assoluto). Completamente assente è anche l’illuminazione pubblica, anche nel primo tratto più densamente abitato. I malcapitati pedoni, anche quando trattasi di persone anziane, bambini, mamme con bambini, ecc., devono essere particolarmente dotati di scatto felino per poter saltare fuori strada tutte le volte che si trova a transitare qualche camion e tutte le volte che si incrociano due vetture; fuori strada vuol dire finire: dentro un canalone scavato dalle piogge, addosso ad una siepe spinosa o, se ti va bene, in mezzo alla campagna spesso fangosa. Ho più volte assistito a scene raccapriccianti, esempio: mamma con carrozzino costretta, per non finire sotto una macchina, ad arrampicarsi su una spalletta di terreno accidentato e fangoso, senza che i veicoli accennassero minimamente a rallentare. Nelle ore serali chi percorre la strada a piedi è costretto ad indossare la casacca catarifrangente e a dotarsi di torcia elettrica. Vi sembra normale tutto questo? Stiamo parlando di una strada “urbana”! In “via San Rocco dimenticata” i vigili urbani li abbiamo visti solo quando sono venuti a constatare le nuove residenze; però abbiamo visto, in occasione delle elezioni, tutti gli aspiranti sindaci e amministratori e, in quelle occasioni... Via San Rocco?... (a chi li putéve fa cchiù larghe e cchiù bbèlle) a chiacchiere, sono arrivati quasi a 30 metri di larghezza. Da oltre 5 anni le lamentele dei residenti disdegnati arrivano in Comune; nel 2007, dopo ulteriori insistenti lamentele, in folta rappresentanza, fummo ricevuti nell’aula consiliare del comune. In quella occasione chiedemmo almeno delle soluzioni provvisorie, soprattutto inerenti alla sicurezza: un minimo di illuminazione, qualche segnale e qualche camionata di breccia; il Sig. Sindaco Lapenna, in presenza di alcuni assessori e consiglieri, ci disse che non era il caso di ricorrere ad interventi provvisori, perchè l’anno successivo, il 2008, via San Rocco sarebbe stata sistemata in modo definitivo. Siamo in pieno 2010, (“li si višti tu?”) Non so quali conclusioni trarre da questa situazione. Proviamo a gridare: ”Aiuto!!!”.
Speriamo non succeda mai nulla di grave e di irreparabile perchè potrebbe pesare e non poco sulla coscienza di chi elargisce false promesse ed elude il dovere di amministratore. Personalmente ho scritto e riscritto al sindaco utilizzando l’indirizzo di pasta elettronica reclamizzato sul sito ufficiale del Comune di Vasto sindaco.lapenna@comune.vasto.ch.it So anche di altri che hanno fatto lo stesso, ma dai nostri amministratori nessuna risposta, nessuna promessa, nessun fatto nuovo. Amici/cittadini vastesi tutti, è finalmente primavera, venite a fare una passeggiata (a piedi) in Via “San Rocco dimenticata”, venite a vedere!