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PALAZZINE ATER NEL DEGRADO E NELL'ABBANDONO AL QUARTIERE SAN PAOLO, RABBIA E DELUSIONE DEI RESIDENTI

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"La nostra vita è tra le mura di questo palazzo in condizioni disumane e dimenticati da tutti”: colpiscono le parole dei residenti del popoloso quartiere San Paolo una volta conosciuto con il nome dispregiativo di “rione 167”, dal nome della legge che li istituiva. Edilizia popolare di nuovo con fari puntati addosso, i residenti delle palazzine Ater di via Alcide De Gasperi lamentano il totale disinteresse sia dell’ente che direttamente si occupa di edilizia popolare che dell’amministrazione comunale vastese. 24 famiglie che non ce la fanno più, scese in piazza già lo scorso anno per manifestare il disagio con cui devono vivere, dicono che ”da allora non è cambiato niente, anzi tutto è peggiorato. Ci hanno abbandonati, questa è una struttura pericolosa, non ci fidiamo a vivere in queste condizioni” e poi continuano: “Siamo gente che lavora, abituata a fare sacrifici e abbiamo una dignità”. Recriminano soprattutto l’abbandono da parte di chi troppe volte ha promesso e poche volte ha rispettato, di lavori appaltati - secondo le autorità - e mai iniziati e a ben vedere ci si trova davanti a scene da vero 'Far West metropolitano': pericolose crepe sui muri e sul tetto e ferri della struttura a vista, calcinacci che cadono e atri di accesso alle scale dove il pavimento è quasi totalmente distrutto. Gli ascensori? “Funzionano - dicono i residenti - ma non ci fidiamo ad utilizzarli”. E una signora ribatte: “Mio marito è su una sedia a rotelle, ha bisogno di cure che non può ricevere perché impossibilitato ad uscire di casa per colpa degli ascensori”. Sono 6 anni e mezzo che aspettano, ma pare non si sia mosso, niente lavori e quelli promessi e garantiti mai effettuati. “L’Ater ci dice che i lavori stanno per partire, ma i mesi passano e la situazione è visibile”, a gran voce i residenti fanno sapere che aspetteranno altri 15 giorni, poi saranno costretti ad intervenire per vie legali e sospenderanno il pagamento dell’affitto di alloggi che tengono a dire pericolosi e disumani.
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