All'incontro organizzato da Davide D'Alessandro sabato 6 febbraio per parlare del futuro di Vasto, ho assistito al "passato-presente" della città parlare del futuro. So che sembra paradossale, ma io ho avuto questa impressione... E se poi facciamo un pò di conti è più di una semplice impressione visto che Del Prete, Prospero e Tagliente, insieme, sommano una trentina e più di anni di amministrazione a Vasto.
Nei tre interventi (uniti dal "disprezzo" per l'amministrazione Lapenna-Forte), Del Prete si è fatto un pò di propaganda, avendo l'ambizione di diventare sindaco, parlando principalmente del suo futuro; Prospero si è detto pronto a ripresentarsi per amore della città , ma ha palesato l'appartenenza ad un'altra 'epopea' politica; Tagliente è stato l'unico dei tre a non andare fuori tema ed ha parlato di come "intenderebbe" il futuro di Vasto, bipolare e magari con lui che comanda... o all'incirca... Ora lasciando stare i tre invitati, come detto all'incontro a Davide D' Alessandro, l'iniziativa è stata più che lodevole perché si è provato a parlare di futuro. Ma si è solo provato, perché, a mio avviso, a parlare di futuro devono essere soprattutto i giovani. I tre politici di ieri dovrebbero iniziare a dare spazio ad
altri. Per parlare del futuro di Vasto penso che sia importante iniziare a far parlare i giovani, ovvero i vari Smargiassi, Lembo, Eliana Menna, Sigismondi, Sabatini, Lalla, Marra, La Verghetta, Marcovecchio, La Rana, Di Michele Marisi e tutti gli altri che si impegnano giorno per giorno con i comitati, con i partiti, con le associazioni, che scrivono sui giornali e sui blog cittadini per dire la loro, perché il futuro appartiene a questa generazione (la mia!).
Prospero, Tagliente e gli altri facciano da 'chioccia', non siano egoisti, insegnino ciò che hanno imparato ai giovani, siano guida se realmente vogliono dare un futuro decente alla città , perché all'incontro hanno dato l'idea che l'unico futuro a cui tengono è solo e
semplicemente il loro...