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LA GUERRA... DEI PICCIONI

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Infuria da tempo sulla ridente cittadina adriatica la ''guerra del piccione''. L'amministrazione, in scadenza di mandato, è accusata, tra le altre cose, di non aver preso alcun provvedimento per risolvere le numerose problematiche legate alla presenza massiccia dei volatili in città. Non sono mancate le petizioni popolari, i richiami da parte della Prefettura e nemmeno gli allarmanti avvertimenti delle autorità sanitarie che hanno spiegato come il piccione possa essere, oltre che un fastidioso ''bombardiere'', anche un pericoloso veicolo di infezioni piuttosto serie per l'uomo. Sembra addirittura che sia stata stanziata una considerevole somma di denaro (15 mila euro!) per interventi mirati contro i piccioni. Nonostante tutto però, i piccioni sono ancora lì a imbrattare i monumenti e i davanzali di Vasto. In clima pre-elettorale la ''guerra del piccione'' viene sicuramente strumentalizzata per screditare gli amministratori, ma non ci interesseremo tanto delle dispute politiche, quanto piuttosto di elencare alcune soluzioni, a volte bizzarre, già adottate con successo in città con gli stessi problemi. Altri sindaci, in altre realtà, hanno trovato il modo di limitare la presenza dei piccioni spendendo cifre che nemmeno lontanamente si avvicinano ai 15 mila euro previsti per la città adriatica. In fondo ci vuole soltanto un po' di fantasia e i risultati, pare, si sono avuti. Qualcuno ha inondato l'etere cittadino con il canto registrato del falco, il nemico naturale dei piccioni, mentre altri hanno optato per un più concreto intervento dei rapaci in ''piume ed ossa''. C'è la possibilità di rivolgersi ai falconieri in grado di utilizzare i rapaci come armi da caccia, oppure di ospitare direttamente in città una simpatica coppia di falchi. Sembra infatti che l'appetito dei rapaci sia in grado di riequilibrare in breve tempo la popolazione di piccioni riportandola su valori accettabili. Un'altra ipotesi già tradotta in pratica in altri comuni d'Italia, ma che sicuramente farebbe trasalire i Verdi, è quella di dare via libera con un'ordinanza alle doppiette dei cacciatori, legalizzando la caccia allo scomodo pennuto. Andarsene in giro per le strade di Vasto a sparare ai piccioni ci pare francamente un po' eccessivo, ma forse l'idea della coppia di falchi da adottare non è così bislacca come sembra e probabilmente si spenderebbe anche meno rispetto alla cifra stanziata.
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