"La Regione Abruzzo deve rivedere i suoi programmi eliminando dal progetto, annunciato e presentato, l’utilizzo di sabbia prelevata dall’area marina antistante la Riserva Naturale Marina di Punta Aderci per il ripascimento di altri tratti di costa”. Lo afferma il segretario cittadino del Partito Democratico, Giuseppe Forte, intervenuto con una nota per criticare aspramente “l’arroganza di qualche amministratore regionale che pensa di poter disporre a proprio piacimento di un bene che appartiene a tutta la collettività”.
Forte rimarca l’importanza dell’area marina antistante Punta Aderci
interessata dall’operazione di scavo, secondo il progetto illustrato in Regione dall’assessore Mauro Febbo. “Bene ha fatto il sindaco di Vasto – ha aggiunto il segretario del Pd - a ribadire il diniego dell’Amministrazione comunale nei confronti di questa
operazione che rischia di distruggere un patrimonio naturale di inestimabile valore. Febbo ed i suoi tecnici ignorano che proprio in quella zona è stata individuata, oltre venti anni fa, da ricercatori universitari, capeggiati dal prof. Pierluigi Data, l’esistenza dei resti dell’antica Città di Buca. Il prelievo di 200 mila metri cubi di sabbia, per ogni anno e per un periodo non ben definito, rappresenta un rischio per l’ambiente marino, per la fauna e per quei resti che il vastese Michele Benedetti individuò e fotografò nel corso di un’accurata campagna di ricerca”.
A detta di Forte la Sovrintendenza ai Beni Ambientali “non può
rimanere a guardare alla finestra. Deve intervenire subito, con immediatezza, per impedire uno scempio dietro il quale si nascondono interessi al momento non individuabili. Il progetto da 21 milioni di euro di fondi Cipe – ha aggiunto il segretario del Pd - non ci convince. I vastesi dovranno battersi a tutti i livelli, se necessario anche con la mobilitazione generale, per impedire che il prossimo 10 febbraio prendano l’avvio i lavori di asportazione della sabbia a
meno di 700 metri di distanza dalla linea di costa”.