In tutti i paesi dell'Alto Vastese, da giorni, le sedi municipali stanno ricevendo le accese proteste della cittadinanza per alcuni disguidi verificatisi in merito alle bollette del servizio idrico. Non si tratta di casi isolati, ma il fenomeno sta interessando la quasi totalità degli utenti che si recano numerosissimi presso gli uffici comunali per presentare le loro rimostranze. Dal gennaio 2003, a seguito della deliberazione dell'Ente d'Ambito n. 6, la gestione del servizio idrico integrato è passata alla società per azioni SASI, con sede a Lanciano. Da quella data, la gestione del ciclo completo dell'acqua è stata sottratta ai comuni e assegnata al nuovo soggetto privato. La motivazione, la ratio di tale avvicendamento era stata la certezza che un gestore privato avrebbe operato con maggiore razionalità ed efficienza, ma dai risultati ottenuti, probabilmente quella era soltanto un'illusione. In questi giorni, gradualmente, gli utenti stanno ricevendo le bollette dalla Società Abruzzese per il Servizio Idrico Integrato (S.A.S.I.), molte delle quali, per non dire la totalità di esse, risultano essere state emesse senza un'effettiva lettura dei contatori. A causa di questa negligenza, le fatture risultano gonfiate rispetto agli effettivi consumi e si registrano numerosi casi al limite del ridicolo. Bollette intestate a persone decedute, riferite dunque a case disabitate anche da diversi anni, con un consumo stimato di centinaia di metri cubi di acqua. La popolazione, di fronte a casi del genere, non ha potuto fare altro che rivolgersi ai vecchi gestori del servizio idrico, cioè ai comuni. Alcuni amministratori locali, come Pilato, se ne sono immediatamente lavate le mani, scaricando ogni responsabilità sul nuovo gestore, la SASI, mentre altri, più sensibili alle richieste dei loro concittadini, hanno preso i necessari provvedimenti. Il Sindaco di Castelguidone, ad esempio, ha invitato per il momento i suoi concittadini a non pagare le bollette e ha indetto per il giorno 2 agosto, una riunione pubblica, presso la sede municipale, durante la quale gli utenti potranno incontrare un funzionario della società SASI, e riferire direttamente e in dettaglio i vari disguidi verificatisi al fine di trovare delle soluzioni. Insomma, questa questione dell'acqua e delle bollette gonfiate paradossalmente sta appiccando un incendio di polemiche di cui i dirigenti della SASI non potranno non tenere conto.