Ho appreso con vivo dolore dell'attentato contro la pattuglia italiana a Nassiriya: i caduti, vittime della bomba, sono il capitano dei paracadutisti Nicola Ciardelli e i marescialli capo dei carabinieri Franco Lattanzio e Carlo De Trizio, cui si aggiunge un giovane militare rumeno''. Lo afferma l'arcivesco di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte. ''Le giovani vittime - prosegue mons. Forte - erano in Iraq in obbedienza al loro dovere: ognuno di loro desiderava certamente contribuire alla rinascita di quel tormentato paese. Vorrei in particolare ricordare Franco Lattanzio, maresciallo capo dei carabinieri, di 38 anni, originario di Pacentro (L'Aquila), giunto in Iraq il 3 dicembre scorso da Chieti, città dove prestava servizio. Mi risulta che è ricordato da quanti lo hanno conosciuto fra noi con commozione, affetto e stima. Prego - dice ancora l'Arcivescovo di Chieti-Vasto - perché il sacrificio di queste vite possa servire a infondere in tutte le coscienze, in particolare in quelle dei responsabili delle nazioni, la convinzione che non sarà la violenza a costruire la pace, ma unicamente l'impegno per la giustizia, il dialogo e la capacità di offrire e ricevere il perdono''.