L'allarme si è intensificato nelle ultime settimane. Sempre più spesso commercianti e bancari si ritrovano a fare i conti con denaro contraffatto. Banconote di ogni taglio e monete da uno e due euro che in genere vengono rifilate ai negozianti.
Così, a farne le spese, a volte sono gli stessi clienti che se le ritrovano come resto. Il fenomeno si sta allargando a macchia d'olio anche a Vasto. Accadeva con le lire, accade ancora con l'euro, eppure quello che una volta era uno spiacevole episodio circoscritto, è diventato adesso più comune. I dati sono molto preoccupanti, poiché le contraffazioni continuano ad aumentare ininterrottamente di anno in anno. Mentre in passato le banconote false erano facilmente riconoscibili, ora sono sempre più sofisticate.
Sarebbe necessario, quindi, l'avvio di una campagna informativa, non solo per ricordare al consumatore come riconoscere gli euro falsi, ma anche per consigliarlo sui comportamenti da seguire per ridurre i rischi. La questione sta suscitando preoccupazione tra i commercianti. I soldi sono riconosciuti falsi solo al momento del deposito in banca oppure in posta. Qui, per prassi, viene compilato un verbale e vengono inviati alla Banca d'Italia, ente certificatore. L'esercente rimane però beffato perché, dopo la presentazione, non ottiene rimborsi.