L'associazione civica ''Porta Nuova'' di Vasto torna a far sentire la sua voce a proposito della vicenda dei piccioni. Problema che sembra non preoccupare affatto l'amministrazione comunale. Nonostante le sollecitazioni, la petizione firmata da 800 cittadini, diffida al sindaco e l'approvazione della delibera contenente lo schema di convenzione con la Asl sembrava fatta: emanata la de-libera, assunto l'impegno di spesa (15.000 euro), affidato l'incarico non restava altro che aspettare che la Asl facesse il suo lavoro e poi che il Comune prendesse le misure conseguenti. E invece no. ''Perché bisogna sapere, questa è la notizia - si legge in una nota dell'associazione - che il nuovo studio della Asl è stato sì realizzato ma, per la seconda volta, solo per essere subito rinchiuso in un cassetto. Questa volta in un cassetto della Asl. E ciò per la buona ragione che sebbene la delibera fosse ai sensi dell'art. 134 del D.Lgs. 267/2000'' ''immediatamente eseguibile'', la somma, deliberata, non è mai stata resa effettivamente disponibile. Di converso la Asl non ha reso disponibile lo studio. In tutta Italia - concludono i soci di Porta Nuova - la questione apparterrebbe all'ordinaria amministrazione. Ma non occorre guardare tanto lontano. Anche a Chieti, a Lanciano, ad Atessa sono in atto, da anni, una serie di opportune misure. A Vasto, invece, quattro anni non sono stati sufficienti al Comune per definire, su un argomento banale come questo, una sua iniziativa''.