Dal 1° luglio cambia la normativa sugli sconti, giusto qualche giorno prima dell’avvio dei saldi, che inizieranno il 6 luglio. Il D. Lgs. n. 26 del 7 marzo 2023 (che ha recepito la direttiva UE 2019/2161 “Direttiva Omnibus” riguardo il codice di tutela del consumatore) stravolge la normativa sugli sconti e impone regole molto più rigide riguardo le pratiche commerciali sleali, l’adeguamento dell’e-commerce, le sanzioni per i comportamenti ingannevoli che possono interessare la tutela di salute, sicurezza e minori.
L’impatto sulle imprese avviene ad ogni livello, dal piccolo negozio o banco del mercato fino ai portali di vendita online o di pubblicità e richiede l’adeguamento dei sistemi informatici gestionali, le schede prodotto, la documentazione contrattuale e informativa per l’e-commerce e l’operatività in store riguardo ai cartellini prezzi e alla gestione delle vendite straordinarie, promozionali, di fine stagione e di liquidazione.
Marisa Tiberio, presidente provinciale di Confcommercio Chieti, si è espressa così: “Si tratta di cambiamenti che porteranno un importante impatto soprattutto per gli operatori dell'e-commerce in merito ad alcuni punti come l'ampliamento dell'elenco delle pratiche commerciali considerate sleali , come azioni e omissioni ingannevoli, recensioni on line e il CD Dual Quality. Sicuramente l'applicazione delle nuove norme porterà dei dubbi interpretativi e proprio per agevolare gli operatori essi sono invitati a collegarsi. Finalmente ci avviamo verso una regolamentazione con l'obiettivo stesso mercato-stesse regole”.
Dunque sul commercio elettronico le novità sono rilevanti. La legge modernizza il codice del consumo alla luce dello sviluppo dell’e-commerce e la rende uniforme a livello europeo, rafforza l’azione di contrasto dell’autorità pubblica ed inasprisce le sanzioni che per le piattaforme potranno arrivare fino ai 10 milioni di euro e addirittura al 4% del fatturato.
La normativa obbliga, inoltre, alla trasparenza nelle ricerche online, interviene sulle recensioni false o acquistate, vieta il bagarinaggio digitale e obbliga alla chiarezza nel caso di prezzo dinamico deciso da un algoritmo. Non da ultimo si prefigge di dare ordine al caos del “Black Friday”.
Il decreto, nella parte che riguarda gli annunci di riduzione dei prezzi, si applica alla vendita di qualsiasi prodotto con le sole eccezioni dei prodotti agricoli, dei prodotti deperibili ed esclude i cosiddetti “prezzi di lancio” e le “vendite sottocosto”.
Su abbigliamento calzature, articoli sportivi, accessori della moda oltre ai prodotti di elettronica c’è una ricaduta di applicazioni molto pesante. Se le poche righe del decreto indicano che il prezzo di riferimento nell’annuncio di sconto è quello più basso praticato dal venditore nei trenta giorni precedenti, l’impatto della norma porta a decine di applicazioni diverse e a centinaia di domande a cui rispondere. I nuovi cartellini prezzi devono rispondere da subito agli obblighi previsti dalla legge, a pena di sanzioni (da euro 516,00 a euro 3.098,00).
Per questo motivo Confcommercio Chieti e Federazione Moda Italia hanno organizzato un incontro che vuole in modo pratico offrire le risposte che gli operatori si attendono per affrontare l’imminente avvio dei saldi.
L’incontro in webinar è per mercoledì 5 luglio alle ore 14:30. Nel corso dell’incontro, condotto da Massimo Torti, segretario generale Federazione Moda Italia, saranno chiariti i principali aspetti della normativa, e sarà dato ampio spazio alle domande degli operatori.
Per prenotarsi bisogna contattare telefonicamente lo 0871-64599 oppure tramite posta elettronica con indirizzo infochieti@confcommerciochieti.it