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Rotary Campus: dove la diversità diventa una ricchezza

Il commento di Filippo Andreoni, del Club di Vasto, componente del Comitato organizzatore

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“Le diversità ci fanno paura perché andare incontro a una persona che ha una diversità grande è una sfida, e ogni sfida ci fa paura. È più comodo non muoversi, ignorare le diversità, dire che tutti siamo uguali. Ma tutti siamo diversi, non c’è uno che sia uguale all’altro”. Così ha detto Papa Francesco, sabato 11 giugno, parlando alle persone disabili, agli accompagnatori e ai volontari che hanno partecipato al convegno promosso dall’Ufficio catechistico della Cei per i 25 anni del Settore per la catechesi delle persone disabili. E, ricordando che “le diversità sono proprio la ricchezza”, ha invitato tutti a non aver paura delle diversità, perché questa “è la strada per migliorare, per essere più belli e più ricchi”.

Queste frasi di Papa Francesco mi hanno riportato alla mente la bella esperienza proposta anche quest’anno per tanti disabili e loro familiari, dal 28 maggio al 4 giugno, dai Rotary Club dell’Abruzzo e del Molise (Distretto 2090) presso il Villaggio Turistico “Lido d’Abruzzo” di Roseto (Teramo).

Si tratta del Rotary Campus, un’iniziativa ormai consolidata (è giunta alla XXIX edizione), realizzata in un posto, dove, come recita uno slogan coniato per la circostanza “chi è disabile non è disabile!”.

Ne abbiamo parlato con uno dei componenti il comitato permanente il dott. Filippo Andreoni del Rotary Club di Vasto (gli altri componenti sono Gino Pala del Club di Chieti, Peppino Terenzio del Club di Pescara Nord, Mario Mastrocinque del Club di Lanciano, Gino Palone del Club di Atessa e Gabriele Franciosi del Club di Avezzano).

Andreoni ci ha ricordato innanzitutto che il Rotary Campus è nato nel 1988 da un'idea-progetto del presidenti in carica in quell'anno.

L'idea fu quella di ospitare per una settimana, in una località di villeggiatura, un certo numero di disabili ed i rispettivi familiari per offrire loro una occasione di incontro fra realtà ed esperienze diverse, per fornire una occasione di svago, di divertimento, di socializzazione e, perché no, anche di riflessione e confronto sulle tante problematiche della disabilità e su quanto la società e le istituzioni facciano (o non facciano) per assisterli, per abbattere le barriere (architettoniche e non) che ancora troppo pesantemente sono di ostacolo per un compiuto riconoscimento di una doverosa parità di diritti.

La prima edizione, continua il dott. Andreoni, si tenne a Caramanico Terme ed i disabili furono ospitati in alcune roulottes messe a disposizione dall'allora Ministro della Protezione Civile, l'abruzzese on. Remo Gaspari, la preparazione e la distribuzione del vitto fu affidata agli alpini della sez. ANA di Sulmona e l'approvvigionamento delle derrate alimentari alla buona volontà ed alla generosità di aziende e di privati (rotariani e non) ed in parte al contributo in denaro dei soci dei vari club.

Dopo alcuni anni di "rodaggio" itinerante (Francavilla, Pescara, Tocco da Casauria), ha aggiunto il dott. Andreoni,  si cominciò a creare una struttura organizzativa vera e propria che si consolidò di anno in anno fino al 1997, in cui il Campus divenne manifestazione distrettuale (il Distretto 2090 comprendeva all'epoca Abruzzo, Molise, Marche, Umbria, Albania), e si dotò di uno Statuto. Dal 1992 a Colle di Mezzo presso il centro turistico "Il Soffio" si è iniziato ad utilizzare strutture turistiche (villaggi vacanze, alberghi) che consentissero una sistemazione dignitosa, un servizio di pensione completa e possibilità di usufruire di tutti i servizi in dotazione (campi di gioco, piscine, spiaggia ecc.). Si è cercato inoltre di scegliere strutture che permettessero una piena integrazione fra gli ospiti del campus e gli altri villeggianti in modo da evitare antipatiche ed umilianti ghettizzazioni.

Il Campus, ha spiegato ancora il dott. Andreoni, è arrivato nelle ultime edizioni, ad ospitare oltre 300 persone provenienti da tutto il territorio abruzzese (quest’anno sono state 398, di cui 153 nuclei familiari). Esso si è trasformato in un contenitore di eventi. Infatti il nostro obiettivo è quello di fare in modo che, all'interno della settimana, ci siano una serie di manifestazioni che portino quante più persone possibili, di tutte le categorie sociali, rotariani e non, a visitare il villaggio, ad avvicinarsi, direttamente o indirettamente, al mondo della disabilità, a rendersi conto che, a volte, basta poco per poter dare un aiuto a persone che vivono il loro handicap troppo spesso tra l'indifferenza e l'impotenza delle istituzioni. Tra questi eventi mi piace ricordare il premio di poesia intitolato alla memoria di Franca Marrollo, giunto alla 7^ edizione, che porta tantissime persone, tra alunni di scuole elementari partecipanti al concorso sul tema della “disabilità”, genitori ed insegnanti a visitare e ad interagire con questa realtà. Quest’anno il  primo premio per i componimenti dei singoli alunni è andato all’Istituto comprensivo di Loreto Aprutino, mentre per i componimenti, opera di collettivi, si è classificato al primo posto l’Istituto Omnicomprensivo “Ciampoli-Spaventa” di Atessa/San Silvestro.

Il Rotary Club di Vasto, ha concluso il dott. Andreoni, presente al Campus con la presidente Antonella Marrollo e con alcuni soci il giorno 2 giugno, durante la Cerimonia del Premio di poesia, si è impegnato quest’anno ad offrire il soggiorno a 14 persone (6 disabili e 8 accompagnatori). Ma il merito va a tutti i rotariani dell’Abruzzo e del Molise che con una quota capitaria annuale (unita al contributo del Distretto) permettono di realizzare questa stupenda realtà di “service”.

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