“Riconoscimenti ai vastesi distintisi nel campo dell’imprenditoria, del volontariato, del sociale, della medicina: persone che, con il loro impegno, hanno dato lustro a questa città”.
Su questo filo conduttore anche quest’anno, si è rinnovato a Vasto il Premio San Michele, su iniziativa dell’omonima associazione culturale presieduta da Elio Bitritto e Giuseppe Tagliente e che ha visto come presidente di giuria il giornalista Giuseppe Catania, presidente dell'Assostampa Vastese.
Nella sempre affascinante e suggestiva cornice della Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, con sottofondo le romantiche melodie di Chopin, suonate magistralmente al piano dal maestro Vincenzo Galassi, sabato pomeriggio è avvenuta la consegna delle caratteristiche statuette. La cerimonia, con padrone di casa un ironico e poliedrico Gianfranco Bonacci, ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico tra cui molti premiati delle precedenti edizioni.
A fregiarsi del Premio San Michele sono stati in questa diciassettesima edizione, il meccanico Luigi Ciccotosto (mastro Gino), un uomo che ha dedicato la sua esistenza al lavoro, con altruistico spirito, perfezionando il suo stile di vita con senso di imprenditorialità creando una officina meccanica a Punta Penna di Vasto nel 1960; la maestra Emilia D’Adamo (direttrice del Coro delle Nonne), educatrice votata alle iniziative di solidarietà ha diretto per 20 anni con successo e riconoscimenti, il “Coro delle nonne-Amici degli anziani; l’associazione Ricoclaun Vasto Onlus diretta da Rosaria Spagnuolo che opera negli ospedali di Vasto, Lanciano, Termoli, per dare un sorriso in particolare ai bimbi ricoverati e a Carlo Di Giambattista, medico, direttore amministrativo di molte strutture sanitarie presidente della Famiglia Abruzzese e Molisana in Piemonte e Val d’Aosta che ha tenuto una lectio magistralis sul tema “La sanità tra pubblico e privato”.
“Personalità diverse quelle dei premiati – ha sottolineato il presidente onorario Giuseppe Tagliente – che con il proprio contributo professionale e umano sono stati protagonisti della crescita socio culturale della nostra città “ . Esempi che ci hanno insegnato la coscienza del fare, aggiungiamo noi.