Aperta fino a domenica 26 maggio la mostra “Il Tratturo del Re” allestita presso la Sala Michelangelo (Palazzo d’Avalos) dal Club Alpino Italiano di Vasto.
C’è voluto coraggio, coraggio e determinazione per riportare all’attenzione della città l’antica pratica della transumanza che viaggiava lungo tratturi, tratturelli, bracci e vedeva migliaia e migliaia di pecore attraversare l’Abruzzo e, quindi, anche la città di Vasto, per svernare nel clima più mite del tavoliere delle Puglie.
C’è voluto coraggio per riproporre oggi (dove tutto si consuma in fretta, tutto è spettacolo, dove la natura viene ignorata e vilipesa, la tolleranza e la convivenza civile rasentano lo zero) una dimensione di vita caratterizzata dalla lentezza, dal rispetto dei ritmi dell’uomo e della natura, dal rispetto per l’altro e di ciò che porta con Sé come bagaglio di conoscenze ed esperienze.
E’ stata necessaria una buona dose di determinazione per andare alla ricerca, non facile, di documenti, foto, testimonianze che riuscissero a dare il giusto spessore e sostanza alla mostra.
Il Cai di Vasto non ha voluto però limitarsi a rievocare, con questa mostra e con il convegno che l’ha inaugurata, un mondo nostalgico, bucolico, bello proprio perché passato, ha voluto e vuole soprattutto lanciare un messaggio di speranza e un augurio. La speranza e l’augurio che i valori della tolleranza, della condivisione, dello scambio umano e culturale di esperienze e conoscenze, del rispetto delle regole, dell’uomo, della natura con tutte le sue creature, della memoria della nostra storia e identità... continuino a dare senso al nostro vivere civile, a diffondersi e radicarsi nell’animo di in ogni cittadino.
E’ soprattutto per raccogliere questo messaggio di speranza e questo augurio che vale la pena visitare la mostra, presso la Sala Michelangelo fino a domenica 26 maggio (ore 17/20.30).