È stata affascinante e piena di contenuti la manifestazione di ieri sera organizzata presso i Giardini Napoletani di Palazzo d'Avalos dalla professoressa Rosa Lo Sasso dell'associazione VastoScienza con la collaborazione del Centro culturale di Scienza e Arte, il Liceo Scientifico 'Raffaele Mattioli' e il patrocinio del Comune di Vasto.
A Sonia Natale e Luca Perrozzi, due giovani ricercatori vastesi del Cern di Ginevra, l'arduo compito di rendere alla portata di tutti le complesse leggi dell'universo e le pratiche di ricerca scientifica; compito svolto egregiamente, a giudicare dall'attenzione e dalla partecipazione con cui il numeroso pubblico ha seguito la conferenza. Scusate se è poco, per un fresco sabato sera d'agosto.
Dalle grandi domande che da sempre spingono l'uomo sulla strada della ricerca, all'applicazione pratica di decenni di scienza pura. "Spesso quando si parla di ricerca - ha sottolineato Luca Perrozzi - si ha come l'impressione di un'attività priva di ricadute concrete nella realtà , ma non è così. Telefonini, macchinari medici, gps, batterie, sono tutte conseguenze dirette di quella 'scienza pura' che sembra così distante, perché le applicazioni pratiche si concretizzano anni dopo".
I due ricercatori hanno anche spiegato in maniera semplificata il proprio lavoro al Cern e i progetti a cui stanno lavorando, con un inevitabile passaggio alla recente scoperta della prova dell'esistenza del bosone di Higgs (o come più suggestivamente viene chiamato, la particella di Dio), la cui comunicazione ha generato molto scalpore, il 4 luglio scorso.
Ad intervallare le coinvolgenti spiegazioni dei due ricercatori, le parole in musica dei grandi della letteratura mondiale, interpretati dalle voci di Amy Di Corso e Alessandra di Giacomo, accompagnate dalla musica di Piero Florio, Francesco Valente, Chiara Gualtiero e Smir Moschini, con le coreografie di Valentina Cicchillitti.
E in Giardini così animati, dove Einstein ha incontrato Shakespeare, la Natura non poteva far mancare il suo saluto, e prima della fine della manifestazione una stella cadente ha strappato al pubblico presente un'esclamazione di meraviglia, tracciando il suo arco luminoso proprio alle spalle dei relatori.