Compie gli anni uno dei dieci, ma forse pure cinque, ma ti direi pure tre, fumettisti (anche se lui preferisce definirsi “illustratore”) più importanti al mondo: Tanino Liberatore.
Il Michelangelo del fumetto, come ebbe a dire Frank Zappa, e vabbò.
Tanino è nato a Quadri (CH); Liceo Artistico a Pescara (dove conosce e diventa amico di Andrea Pazienza), poi Roma, il personaggio di “Ranxerox”, la rivista “Frigidaire”, Parigi, l’America, il mondo.
Mi piace, quando possibile, dire qualcosa di personale su questi personaggi d’Abruzzo, per il resto tanto ci sta Wikipedia.
Ho conosciuto il Maestro l’estate scorsa a Quadri, non abbiamo parlato molto, perché non siamo gente che parla; lui mi ha dato un suo libro e ci ha tenuto ad accattarsi al mio; ha detto che sono fregno, io gli ho detto che è fregno, ci siamo fatti ‘sta foto, finito.
Nella dedica che mi ha fatto sul suo libro (una roba meravigliosa, “I Fiori del male” di Baudelaire con le poesie illustrate da lui), ci ha tenuto a definirsi “abbruzzese fuori sede” con due “b”; perché va bene il mondo, la fama, le personali (l’ultima al museo CLAP di Pescara)… ma a Quadri, almeno una volta all’anno, ci si torna sempre.
Ci sta la sagra del tartufo, ci stanno le radici.
Vi consiglio ‘nghe tutte lu core anche solo di seguire il suo profilo: il maestro posta molte opere ed è facile, ed è bello, rifarsi gli occhi.
A Quadri (ma lo sapete dove sta Quadri?) è nato uno dei più grandi artisti dell’epoca moderna, tu pinze che robbe.
L’Abruzzese fuori sede