C’è Viviana che evoca L’Annunciata di Antonello da Messina; Carlotta che interpreta l’icona mondiale Marilyn Monroe in versione Pop Art di Andy Warhol; Pompeo nelle vesti di uno dei quadri più celebri dell’artista Renè Magritte “ll figlio dell’uomo”; Eleonora “La dama con l'ermellino” ed Elena con il ritratto più famoso di tutti i tempi la “Gioconda”, entrambe opere del genio rinascimentale Leonardo Da Vinci; Pompeo la forza evocativa e dirompente ne “L’urlo” opera celebre del pittore norvegese Edvard Munch; Sara interpreta l’eccellente opera dell’artista olandese Jan Vermeer.”La ragazza con l'orecchino di perla”; Jacopo, immerso nelle dense pennellate colorate, interpreta “L’autoritratto con cappello di feltro” di Vincent Van Gogh; Marta celebra il grande capolavoro rinascimentale di Sandro Botticelli “La Primavera”; Sabino rende omaggio alla figura di Bacco nel celebre dipinto di Caravaggio; Fijorda“Ritratto di Dora Maar” di Pablo Picasso; Giulia raffigura l’autoritratto di Frida Khalo, pittrice messicana del XX secolo.
Sono gli attori speciali che hanno messo in scena 12 capolavori della storia dell’arte nel progetto fotografico «Ne facciamo di tutti i colori», realizzato dai ragazzi del Centro Diurno per la Disabilità del Comune di Vasto, gestito dal Consorzio di Cooperative Sociali Matrix.
Dal progetto sono nati dodici raffinatissimi, impeccabili tableaux vivants, immortalati dall’obiettivo della giovane e brillante fotografa Ludovica Meo e dall’ estro creativo di Maria Scarano, con i costumi di “Polvere di Stelle”.
Difficile, se non impossibile, accorgersi che i protagonisti sono ragazzi portatori di differenti disabilità. A dimostrare, che la percezione della disabilità come limite esiste soltanto negli occhi di chi guarda.
“E, noi aggiungiamo, che la Bellezza è un valore, non un cliché che continua a mutare nel tempo. Lavorare con loro – hanno aggiunto gli organizzatori- ci ha portato al contatto con la spiritualità autentica, quella che cambia. Questi ragazzi sono così affettuosi, pieni di gioia, senza maschere che rivoluzionano la vita anche delle persone più rigide”.
“La grande arte pittorica scende a patti con la fotografia e ci regala la poesia di alcune indimenticabili immagini – sottolinea Nicola Della Gatta, assessore all’Inclusione Sociale –e ci immerge con delicata sapienza nel rapporto che esiste tra arte e realtà. L’idea e il messaggio del progetto sono di quelli che in un attimo possono risvegliare le menti e i cuori intorpiditi da pregiudizi e stereotipi. Queste fotografie sono belle perchè autentiche, perché i ragazzi che hanno partecipato, sono persone vere”.