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Cinquant'anni meno uno, riecco il Premio Vasto: c'è De Chirico a impreziosire la mostra

Fino al 23 ottobre l'esposizione curata da Silvia Pegoraro alle Scuderie di Palazzo Aragona

redazione
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“Archeologie a Venire - Metamorfosi dell'antico e del classico nell'arte contemporanea italiana” è il tema della 49esima edizione del Premio Vasto d'arte contemporanea, la cui mostra aperta sabato pomeriggio, nell'ormai consueta cornice delle Scuderie di Palazzo Aragona.

A curare la ricca esposizione è Silvia Pegoraro, giornalista, scrittrice e critico d'arte di esperienza, su impulso del Comune di Vasto e del Comitato Manifestazioni d’Arte e Cultura, con organizzazione del Comitato Premio Vasto presieduto dall'avvocato Roberto Bontempo.

In assenza del sindaco Francesco Menna, il saluto dell'amministrazione comunale è stato portato dal vice sindaco Paola Cianci. A Silvia Pegoraro, alla sua terza partecipazione, il compito di presentare una mostra che intende configurarsi “come un viaggio nella complessa e articolata dimensione del 'classicismo' e del dialogo con l’antico che si è andata sviluppando nell’opera di artisti italiani appartenenti a generazioni successive, tra il XX e il XXI secolo.

L'idea - ha sottolineato - mi è nata nel 2013. Passeggiando per il meraviglioso belvedere, vicino Palazzo d'Avalos, sono capitata al portale della distrutta chiesa di San Pietro, che inquadra il mare e l'infinito. Un posto che rappresenta un connubio tra natura e cultura, arte, storia, turismo e ambiente. E ho avuto l'idea di una proiezione verso il futuro, di nuove prospettive, di trasformare le idee antiche in qualcosa di nuovo, vivo e vitale”.

Ecco, allora, una mostra come progetto che si collega al passato, guardando al futuro.

Si parte dai grandi artisti, già dei primi decenni del Novecento, come Giorgio De Chirico, Mario Sironi, Massimo Campigli e Marino Marini, sino alle giovani generazioni affacciatesi sulla scena dell’arte in questo inizio di nuovo secolo, passando attraverso quelle 'di mezzo', con molteplici vocazioni creative.

Diversi gli artisti abruzzesi, "scelti non per localismo - ha ricordato la Pegoraro - ma per considerare l'arte abruzzese in una prospettiva nazionale ed internazionale".

Oltre a Mario Ceroli, di Castelfrentano, e Pietro Cascella, scomparso nel 2008, sono presenti Tommaso Cascella, suo figlio, Luca Farina, di Campli, e Cesare Giuliani, di origini aquilane, ma vastese d'adozione, presente con tre opere molto interessanti: Battaglia (2011), La fenice (2016) e Psiche (2011).

Questi i nomi degli artisti partecipanti: Franco Angeli, Ugo Attardi, Massimo Campigli, Pietro Cascella, Tommaso Cascella, Massimo Catalani, Luigi Cecinelli, Mario Ceroli, Sandro Chia, Fabrizio Clerici, Giorgio De Chirico, Stefano Di Stasio, Luca Farina, Tano Festa, Flavia Franceschini, Cesare Giuliani, Gianfranco Goberti, Angela Maltoni, Marino Marini, Giuseppe Modica, Simone Pellegrini, Stefano Piali, Vettor Pisani, Eros Renzetti, Ruggero Savinio e Mario Sironi.

La mostra rimarrà aperta fino al 23 ottobre (orari 17,30-21 luglio e agosto, 17,30-20,30 settembre-ottobre, domenica anche 10,30/12,30 e lunedì chiusa).

 

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