L’artista di area vastese Davide Scutece prosegue con essa la sua proficua attività estetico-comunicativa.
Con costanza di applicazione e assiduo lavoro, sostenuto da una rara passione pittorico-creativa, Scutece disegna, dipinge, allestisce ed espone le sue carte e le sue tele, in tutte le occasioni e gli ambienti che gli vengono offerti e proposti, singolarmente e non meno e volentieri con altri suoi colleghi, conterranei o meno, ai quali lo accomuna un’autentica professionalità e sicura qualità.
“La sua arte si esprime a 360 gradi non disdegnando nessun tipo di supporto, tela, legno, quotidiani e grandi superfici di abitazioni”, leggiamo nella specifica presentazione alla mostra.
Da parte mia, ancora una volta, non posso che far rilevare in questo pittore un’arte d’immagine di qualità estetico-espressiva notevole e, per un luogo di provincia, direi rara se non singolare. Il suo tratto stilistico maggiore è nel segno che s’impone, talora assoluto, altrimenti vibrante di colori e di luminescenze, volto a esprimere, con assoluta passione per la pittura e motivato dall’urgenza di esternare non solo emozioni lirico-estetiche quanto una mai sopita esigenza di ‘urlo’ socio-antropico.
A tali esigenze e preziosità contenutistiche e motivazionali unisce una sorta di felice giocosità nel delineare ed esprimere la vitalità vibrante, talora poetica, di una età miticamente giovane e quasi d’infanzia (in letteratura ci riporta alle narrazioni di C. Pavese). Un sentimento di freschezza creativa che lo sprona a trarre piacere e soddisfazione, prima d’altri, dell’immagini che via, via scaturiscono dalla sua fervida mente e dalla sua pennellante mano. Tracce semantiche e visioni cromatiche che vivono di per sé, ma che sempre rinviano ad altro. Pongono in chi guarda, lasciandosi coinvolgere, l’esigenza culturale primariamente umana di interrogarsi sul significato dell’opera, secondo l’autore, sui valori umani poi che l’arte ancora oggi (ma si può tranquillamente pensare un sempre) sa e deve suscitare, com-prendere ed esprimere.
Sta qui l’arte. E’ nel modo di inventarla, di amarla e proporla, che fa del nostro Davide Scutece un artista del pennello schietto e genuino, un uomo alla ricerca di tracce di umanità contemporanea.
Giuseppe F. Pollutri