E’ stato un importante evento culturale quello che si è svolto sabato 10 gennaio, presso il Teatro Rossetti, dedicato alla figura di Giuseppe Tiberii, letterato e musicista vastese del ‘700.
La manifestazione è stata organizzata dalla Società Vastese di Storia Patria.
Alla presenza del sindaco Luciano Lapenna, del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte, dei soci dell’Associazione e di un nutrito pubblico di appassionati di musica è stata la presidente della Società Vastese di Storia Patria, prof.ssa Gabriella Izzi Benedetti, a presentare il percorso letterario e artistico di Giuseppe Tiberi, nato a Vasto nel 1732 e morto in città il 22 ottobre 1812, appassionato cultore di storia locale, ma soprattutto poeta, archeologo e musicista. La sua casa per tanti anni ha rappresentato un vero e proprio centro culturale dove si sono ritrovati i maggiori studiosi e artisti locali.
La prof.ssa Izzi ha ricordato in particolare il carteggio “Giuseppe Tiberii- Giuseppe Pelli Bencivenni”, approfondito nel volume da lei stessa scritto e la cui pubblicazione è stata il punto di partenza per un’indagine su aspetti e figure della cultura del ’700, in particolare di Vasto e del Regno di Napoli.
Ha preso, quindi, la parola il maestro e direttore artistico Michele Cinquina che ha ricordato le principali composizioni di Tiberii ed ha sottolineato l’importanza dell’evento programmato con l’esecuzione per la prima volta di alcune sue composizioni (Pastorale per cembalo, Romanza “Il ritorno”, Ricordi di Corfù, La politique).
Il concerto, eseguito dall’Ensemble “La cartella Musicale”, è stato sottolineato da applausi e consensi per i bravi esecutori: Nicola Lamon (clavicembalo), Pietro Battistoni (violino barocco), Cecilia Rizzetto (canto). Ma in alcuni brani ha suonato anche lo stesso Michele Cinquina.
Il programma è stato intenso ed ha presentato, oltre ai testi di Tiberii “l’unico autore vastese del '700 di cui si abbia traccia scritta”, anche opere di Michele Mascitti (1664-1760), nativo di Villa S. Maria, del napoletano Alessandro Scarlatti (1660-1725), dell’abruzzese Fedele Fenaroli (1730-1818), di Fernando Sor (1778-1839), nativo di Barcellona, e di Wolfgang Anadeus Mozart (1756-1791).