Nella splendida cornice della Pinacoteca di Palazzo d’Avalos è avvenuta sabato sera la presentazione del restauro del Carteggio Palizzi realizzato dal Comune di Vasto, con la direzione scientifica della Soprintendenza ai Beni Librari e Biblioteche della Regione Abruzzo.
L’avvenimento è di quelli importanti perché viene finalmente restituito alla città e agli studiosi il prezioso carteggio, formato da cinque volumi, contenente minute, lettere ricevute da amici e artisti di chiara fama, articoli di giornale, telegrammi, fotografie, schizzi, disegni e ancora poesie, note sulle opere d’arte, attestati di benemerenza, incarichi di lavoro e biglietti d’auguri, per un totale di 2897 documenti.
Il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, nel suo intervento iniziale ha voluto rispondere alle dure critiche che si sono alzate in questi giorni sugli organi di stampa, in merito ai compensi relativi alla gestione della Scuola Civica Musicale, del Teatro Rossetti e del Centro Europeo di Studi Rossettiani. L’avv. Lapenna ha sottolineato che Vasto spende troppo poco per la cultura, meno dell’uno per cento del proprio bilancio, per mantenere gioielli come Palazzo d’Avalos, il Teatro Rossetti e la Scuola Civica Musicale. “Si potrebbe fare molto di più per la cultura”, ha rimarcato il sindaco, “e l’impegno del Comune va verso quella direzione”.
Coordinata da Christian Lalla, la tavola rotonda ha visto gli interventi di Francesco Tentarelli, Soprintendente ai beni Librari e Biblioteche della Regione Abruzzo, il quale ha illustrato la parte esecutiva del restauro, il metodo di lavoro e di conservazione dei documenti, mentre la dott.ssa Lucia Arbace, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologi dell’Abruzzo, ha brevemente illustrato la figura di Filippo Palizzi, proiettando alcune opere molto interessanti del pittore vastese. La Soprintendente ha anche espresso un suo sogno, quello di veder realizzato, dopo il restauro, un’edizione cartacea o digitale di tutto il carteggio, con la trascrizione completa dei documenti, l’aggiunta di saggi introduttivi e, cosa molto importante, l’inserimento degli indici dei nomi e dei luoghi, per avere una loro fruizione immediata senza essere costretti a lunghe ricerche all’interno dei cinque contenitori.
L’idea è stata raccolta e appoggiata anche dalla dott.ssa Mariantonietta Picone Petrusa, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, la quale nel suo lungo intervento ha fatto un quadro generale sui fratelli Palizzi e della loro importanza all’interno del panorama artistico italiano ed europeo, attraverso la presentazione di lettere ritrovate a Parigi riguardanti Giuseppe Palizzi, una delle quali indirizzata al famoso pittore Manet, dove si riscontra un certo tono amicale. Oltre al carteggio conservato a Vasto e dei documenti ritrovati a Parigi, ci sono altri documenti nell’Archivio di Stato di Napoli e tanti altri documenti sparsi negli archivi privati dei pittori dell’epoca, ma sono ancora tutti da scoprire e approfondire.
A chiudere la serie di interventi Mirko Menna, assegnista presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” e ricercatore del Centro Europeo di Studi Rossettiani, al quale è toccato il compito di effettuare un’analisi sul carteggio restaurato, offrendo interessanti spunti sui documenti presenti.
Per l’occasione alcune carte rimarranno esposte al pubblico presso la Pinacoteca del Palazzo d’Avalos nei giorni 22 e 23 febbraio negli orari di apertura dei musei. In seguito la consultazione sarà possibile per gli studiosi presso la Biblioteca Comunale “Mattioli” di Vasto in corso de Parma.