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'Navidad nuestra' di Ramirez nell'interpretazione del Coro polifonico 'Stella Maris'

Il Concerto di Natale nella Cattedrale di San Giuseppe a Vasto

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Un ensemble molto duttile, capace di misurarsi con le ricorrenze musicali, anche se diversissime nelle loro caratteristiche strutturali. Preparare in contemporanea la madrigalistica gesualdiana a cinque voci (per il quarto centenario della morte del signore di Venosa), quella analoga monteverdiana per i 410 anni della pubblicazione del Quarto Libro de madrigali (1603) e, se si vuole, il sincretismo creolo di Ariel Ramirez per il cinquantesimo della composizione di Navidad nuestra (1963-2013) costituisce un formidabile esempio di professionalità, laddove l’impegno artistico ha richiesto passaggi e modificazioni sintattico-stilistiche dei due diversi concerti che il Coro Polifonico «Stella Maris» ha saputo realizzare nel torno di ap-pena una settimana (il primo, 13 dicembre 2013: Il Principe dei musici. Per il quarto centenario della morte di Carlo Gesualdo da Venosa; il secondo, 21 dicembre 2013: Navidad Nuestra).

Una cosa intanto va sottolineata (non senza aver prima precisato che il 1963 come anno della composi-zione di Ramirez è quello di cui parla Felix Luna, l’autore dei testi sulla nadividad). Per il mezzo secolo dei villancicos (canti natalizi) di Navidad nuestra, il coro vastese ha costruito una coloritura del suono sui generis, molto più prossima alla tradizione musicale pre-spagnola.

Paola Stivaletta – direttore del gruppo – ha riletto in chiave più ispanica il meticciato sonoro di Ramirez. Di fatto, lo ha “riavvicinato” – se co-sì si può dire – alle esperienze rinascimentali del cosiddetto Cancionero de Uppsala (di cui, tra l’altro, il co-ro ha proposto tre pezzi nel suo ultimo concerto: Yo me sois la Morenica, Verbum caro factum est, Riu Riu Chiu). Ragion per cui, più che accentuare l’uso di strumenti etnici come il charango, il flauto andino ecc. ha preferito utilizzare strumenti della regula storica europea. Quasi non bastasse, l’inserimento delle voci bianche ha voluto suggerire un’interpretazione madrigalistica dell’opera di Ramirez. Non foss’altro per-ché la stessa miscela linguistica del cancionero (castigliano, catalano, galiziano) ha trovato l’occasione di incontrare l’impasto degli idiomi argentini usati in Navidad nuestra (spagnolo, guaranì, varie lingue indios ecc.).

Certo, il lavoro di Paola Stivaletta tende all’organizzazione dei canti natalizi secondo un ordine in aree geografico-culturali ben definite. Dopo i Christmas Carols di ambito anglosassone eseguiti l’anno scorso (di cui è stato recentemente pubblicato il cd), l’opzione del 2013 è caduta sul versante ispano-americano tra Rinascimento e contemporaneità. Il felice intreccio di cancionero e navidad creola offre un modo originale di riconsiderare gli esiti musicali di una storia comune almeno fino alla Guerra di indipen-denza argentina (1810-1825). Da questo punto di vista, la ricerca della Stivaletta conduce a un significati-vo elemento ermeneutico che può essere sintetizzato nei seguenti termini: i canti natalizi tra Cinque e Novecento diventano aspetto conoscitivo di una historia musicalis segnata da un meticciato compositivo d’autore che rielabora temi folklorici senza per questo identificarsi con essi. Che il recupero dell’ethnos è presente tanto nel cancionero quanto nella navidad. Che tutti i villacicos possono costituire un’opera unica, quasi si trattasse di un vero e proprio melting pot.

Che cosa posso dire di più! Un’occasione da non perdere, quella proposta dal Coro Polifonico «Stella Maris». Voglio solo augurarmi che sia replicata.

CORO POLIFONICO STELLA MARIS

Soprani: Sara Cicioni, Serena D'Adamo, Fulvia De Marco, Martina Di Bussolo, Roberta Marinucci

Contralti: Annalisa Giuliani, Rosa Maria Ialacci, Federica Regis, Eleonora Sabatini, Maria Chiara Sciarra, Vanessa Tolentino, Barbara Travaglini

Tenori: Roberto D'Alessandro, Andrea Di Cicco, Peppino Forte, Daniele Muratore, Enzo Scopa, Alessandro Zimarino

Bassi: Sergio Aliprandi, Andrea Belfiore, Daniele “Booz” Esposito, Daniele Esposito, Davide Stivaletta, Fernando Tana

Coro Voci Bianche: Eleonora Andreoni, Antonella Basilico, Martina Bucci, Chiara Ciffolilli, Marzia Comparelli, Sara Delle Donne, Beatrice Del Prete, Francesca Di Fano, Federica Esposito, Elena Gagliardi, Carlotta Mastronardi, Maria Sole Melchiorre, Serena Menicucci, Violetta Mennella, Francesca Natarelli, Giorgia Paganelli, Claudia Rossano, Benedetta Smargiassi, Natalia Tessitore, Rita Villamagna

Musicisti
Pianoforte: Marco Bassi
Chitarra: Peppino Forte
Contrabbasso: Guerino Taresco
Percussioni: Davide Marcone

Direttore: Paola Stivaletta
 

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