Sta riscuotendo grande successo 'La Poesia dell’immagine' di Giuseppe Suriani, grande appassionato di fotografia artistica.
Le ultime felicitazioni in ordine di tempo quelle arrivate in questi giorni con i “migliori auguri” da parte della editor della sezione letteraria del Washington Post, Marie Arana che ha avuto modo di visionare il volume.
Sfogliando le 300 foto dell’opera ci si accorge subito che non si è di fronte al "solito" libro di fotografie , ma di fronte ad una raccolta di opere d’arte originali che evocano suggestioni e profonde emozioni. Non a caso Pupi Avati l’ha definito: “Un libro che ha la capacità di creare immagini e atmosfere di raffinatezza ineguagliabile, piene di straordinaria sensibilità”.
La chiave di lettura del volume sta in una parola: pittorialismo. Giuseppe Suriani è un pittorialista perchè il suo intento è di elevare la fotografia ad arte, al pari della pittura. Tutto il suo impegno sta nel rendere l’immagine fotografica il più simile possibile alla pittura grazie ad un’attenta ricerca di ambientazioni riprese con luci morbide a grande effetto. E in questa sua continua ricerca del bello traspare sempre la sensibilità di un raffinato uomo di cultura.
La sua passione per gli impressionisti porta Suriani a ricreare – magari senza accorgersene – le ambientazioni e le atmosfere proprie di quelle fortunata stagione pittorica. E sfogliando il libro ci si accorge che tantissime opere, specialmente quelle di nudo femminile, possono essere accostate ai capolavori degli impressionisti. Ma questa non è una novità: sin dai tempi dei Preraffaelliti, ai primordi della fotografia, la pittura ha influenzato la fotografia e la fotografia la pittura.