Dopo l'incontro della scorsa settimana con Antonia Arslan, per i 'Giovedì Rossettiani', alla Pinacoteca d'Avalos, il prossimo appuntamento è con Hamid Ziarati.
Nato a Teheran nel 1966, sottolinea Mirko Menna del Centro Europeo di Studi Rossettiani di Vasto che organizza la rassegna, Hamid Ziarati raggiunge i fratelli in Italia, a Torino, frequentando il liceo e poi il Politecnico, dove si laurea in Ingegneria Meccanica. Successivamente si iscrive alla scuola "Giovane Holden" di Alessandro Baricco e lì scopre la sua passione per la scrittura, arrivando a pubblicare il suo primo romanzo 'Salam Maman' (2006) per Einaudi e riscuotendo un immediato successo di pubblico e critica (vincitore dei premi "Giuseppe Berto", "Marina Rusconi" ed altri). A distanza di anni Ziarati pubblica la sua seconda opera, 'Il Meccanico delle Rose' (2010), il romanzo a struttura novellistica, dal particolare pastiche linguistico mescola tradizione e innovazione, guardano alla Persia d'un tempo e all'Iran di oggi.
Solo qualche giorno fa è uscito il suo ultimo romanzo, 'Quasi due' (2012), in cui mostra un altro spaccato di Teheran vista dagli occhi di un bambino impegnato nella sua attività di "giocatore di colombi". "Ziarati - ha detto Giovanni Tesio, docente di Letteratura italiana all'Università del Piemonte - è un'eccezionale comparsa nella nostra letteratura... la sua è una lingua lussureggiante".
L'incontro è programmato giovedì pomeriggio, dalle ore 18, nella Pinacoteca di Palazzo d'Avalos.