Taglio del nastro, oggi pomeriggio alle ore 18.30 alle Scuderie di Palazzo Aragona, per l'edizione 2011 del Premio Vasto d'Arte Contemporanea, intitolata ’Vitalità dell’Arte’, con l'impegno portato avanti, ancora una volta, dal segretario generale avvocato Roberto Bontempo.
Le opere dei venticinque artisti scelti dal curatore, Sandro Parmiggiani, per la XLIV edizione del Premio Vasto, che andrà avanti fino al 30 ottobre, “intendono testimoniare - si legge in una nota - il fervore della ricerca e dell’attività condotte, nel nostro Paese, da artisti giovani che con passione e tenacia hanno da anni legato il proprio destino personale a un percorso di rigore e di serietà , e da artisti più anziani che, dopo avere conosciuto riconoscimenti e apprezzamenti, hanno subito nel tempo, dentro l’imperversare delle mode, un parziale oscuramento o un’insufficiente attenzione, il che non li ha tuttavia indotti a rinnegare il nucleo originario della loro poetica, ma a scavare con ancora maggiore rigore e intensità nelle sue ragioni fondanti. Dunque, ‘vitalità dell’arte‘ intesa come vitalità di opere che pur non essendo continuamente sotto le luci della ribalta mediatica e del mercato più stordente testimoniano la qualità diffusa dell’arte italiana, storicamente sottovalutata a livello internazionale e tuttora non sufficientemente conosciuta e apprezzata per la sua ricchezza di espressioni“.
Tra gli artisti selezionati giovani autori come Roberto Casiraghi, Andrea Chiesi, Piergiorgio Colombara, Fausto De Nisco, Fulvio Leoncini, Giovanni Lombardini, Loreto Martina, Simone Pellegrini, Giovanni Sesia, Simone Turra, accanto a nomi noti agli osservatori più attenti delle vicende dell’arte italiana, quali Gabriella Benedini, Mino Ceretti, Bruno Chersicla, Gigino Falconi, Candida Ferrari, Antonio Freiles, Elisa Montessori, Giulia Napoleone, Graziano Pompili, Tino Repetto, Aldo Spoldi, Luigi Toccacieli, Walter Valentini, Wal, William Xerra, autori (pittori e scultori) che non hanno rinunciato a misurarsi con il corpo dell’opera, “nonostante venti e maree contrari. Pensiamo alle rassegne onnicomprensive in cui la soglia della qualità è talmente bassa da venire da troppi agevolmente superata, pensiamo, ancora, alle semplificazioni sulle inesorabili tendenze evolutive dell’arte che considerano la tradizione un inciampo da superare, alle storie dell’arte incentrate su gruppi e manifesti, incapaci di misurarsi con la ricchezza di tanti percorsi solitari, ai valori sanciti da un mercato spesso dominato da logiche di brand, che s’avvalgono del nuovo ruolo assunto dai musei e che cercano di attribuire un ‘valore aggiunto‘ all’opera esponendola in luoghi di prestigio universalmente riconosciuti. Il titolo della rassegna, ‘Vitalità dell’Arte‘, è particolarmente impegnativo, riprendendo quello utilizzato, nel 1959, per presentare una mostra memorabile al Palazzo Grassi di Venezia, e poi allo Stedelijk Museum di Amsterdam, curata da Paolo Marinotti, nella quale furono presentati alcuni degli artisti che, nel corso degli anni Cinquanta, avevano innovato l’arte internazionale. Oggi quel termine viene riproposto, in occasione di questa edizione del Premio Vasto, per testimoniare la ‘vitalità ‘ di opere che, senza ricorrere agli artifici del marketing o alle enfasi della comunicazione gridata e manipolata, chiedono solo uno sguardo attento e partecipe, personale, per comunicare il tramando della memoria e il mistero della poesia che in esse s’annidano“.
La mostra, con ingresso gratuito per il pubblico, è visitabile tutti i giorni dalle 18 alle 23, la domenica anche dalle 10,30 alle 12,30 (lunedì chiuso).