Il fine settimana era iniziato con pioggia e basse temperature. Poi, d’improvviso, sul belvedere vastese l’ arcobaleno ha illuminato l’orizzonte. Al calar delle luci il cielo era segnato dalle nubi e la luna appariva timida e timorosa dietro di loro, quasi nascosta. Ma col passare delle ore le nuvole sono volate via e la luna ha illuminato in tutto il suo splendore.
A pochi passi dal belvedere l’Arena Ennio Morricone è stata animata dal concerto di River. Dopo la presentazione della serata e di Youth for Christ, il movimento internazionale attivo da ormai diverso tempo anche a Vasto, è salito sul palco Roberto Ioculano, il rapper cristiano River. Appena salito sul palco il palco è apparso immenso e River con passo discreto presentarsi di fronte la giovanissima platea. Ma come il belvedere su cui è arrivato a splendere l’arcobaleno, come la luna che ha vinto le nubi, una volta partita la musica River è stato un fiume in piena. Sul palco ha cantato per tutta la serata, l’ha attraversato tutto innumerevoli volte, ha trascinato il pubblico con la sua energia e vitalità. River è entrato immediatamente nel cuore dei ragazzi, cantando il loro linguaggio, raccontando se stesso, la sua esperienza di vita e di artista, trasmettendo valori e aprendo il cuore. Nessuna lezione “accademica”, come pure alcuni artisti affermati si ritrovano a dispensare sul palco, nessuna elevazione da adulto rispetto a ragazze e ragazzi giovanissimi. River ha condiviso riflessioni, ha cercato di far riflettere, ha raccontato la sua vita, la fede che anima le sue canzoni. E ha entusiasmato tutti i presenti con il suo rap.
L'intervista a River prima del concerto