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"Il valore dei fatti", il nuovo libro del Giudice Italo Radoccia

Venerdì 3 dicembre la presentazione nell'Aula consiliare 'Giuseppe Vennitti' del Comune di Vasto

redazione
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Il Giudice Italo Radoccia ha recentemente pubblicato “Il valore dei fatti”, edito dalla Cedam.

L’interessante volume verrà presentato a Vasto nel pomeriggio di venerdì 3 dicembre, dalle ore 17 presso, l’Aula consiliare 'Giuseppe Vennitti' del Comune. L’evento è organizzato dalla Società Vastese di Storia Patria con il patrocinio del Comune di Vasto.

Nel programma: i saluti del sindaco Francesco Menna e le relazioni di Fabio Cardone (Consiglio Nazionale delle Ricerche), Pierpaolo Andreoni
(Foro di Vasto), Camillo Romandini (Corte di Appello Roma). Le letture saranno affidate a Simona Cieri e Letizia Daniele. Moderatrice dei lavori Gabriella Izzi Benedetti, presidente della Società Vastese di Storia Patria.

La casa editrice Cedam così presenta il volume di Italo Radoccia “Il valore dei fatti”: <<Elemento centrale di un ordinamento penale è il fatto concreto e i valori ad esso connessi, valori che si ricavano proprio sul terreno della realtà, in funzione della persona, pur in un mondo in continua oscillazione tra principi astratti, norme, ed elementi di senso comune, tra istanze di giustizia e logiche di potere, tra la discrezionalità del giudice e le scelte politiche del legislatore, nell’eterna dialettica tra autorità e libertà.

Il diritto è il fenomeno che più fortemente di ogni altro esprime la tendenza all’oggettivizzazione dei valori, da far valere secondo un criterio di verità al di là della
distinzione tra “verità processuale” e “verità reale” che lascia spesso il senso di una giustizia incompiuta; il diritto nasce dal fatto e in definitiva nella valutazione dei fatti trova il suo compimento.

Si avverte allora il passaggio dalla centralità della legge alla centralità dell’uomo di legge, rappresentato da un giudice coscienzioso, che deve essere il custode dei fatti con sensibilità e capacità intuitiva, perché il diritto consente di navigare a vista, ma è la coscienza a guidare il timone.

L’uomo è un soggetto sovrano, titolare di una dignità propria, ma che più che regole e principi astratti reclama fiducia, vuole legami, relazioni, fatti carichi di valori oggettivi in cui riconoscersi proprio come persona, perché i fatti possono sempre rivoltarsi contro chi ha delle “buone ragioni”>>.

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