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Raduno interregionale a San Gabriele dell'Addolorata per il Giubileo delle Confraternite

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"Nel nome di San Gabriele dell’Addolorata, testimone della fede, della resurrezione di Gesù, Dio vivo e vero, vi do il mio benvenuto”. Con queste parole il rettore padre Dario Di Giosia ha accolto le confraternite provenienti dall’Abruzzo e del Molise nella cripta della basilica santuario di San Gabriele a Isola del Gran Sasso nell’anno giubilare dei 100 anni della canonizzazione del santo patrono dell’Abruzzo e della gioventù cattolica italiana in occasione del 21esimo raduno interregionale.

Mozzette e gonfaloni dai diversi colori per ritrovarsi dopo che lo scorso anno le restrizioni pandemiche avevano impedito di ritrovarsi per questo appuntamento annuale.

Da Vasto presenti rappresentanti della Confraternita della Sacra Spina e Gonfalone, del Santissimo Sacramanto e dell'Addolorata.

La celebrazione eucaristica è stata presieduta mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto dove san Gabriele è vissuto fino a 18 anni, e concelebrata con il vescovo di Teramo-Atri, mons. Lorenzo Leuzzi.

L’arcivescovo di Spoleto durante l’omelia ha ripercorso la vita di Gabriele dell'Addolorata, al secolo Francesco Possenti, che ha seguito la sua vocazione rinunciando a tutto e “per tutti noi diventa segno vivente per invitarci a respirare la libertà del donare gratuitamente”. Rivolgendosi alle confraternite presenti ha invitato a praticare il culto, la beneficenza e la penitenza.

“Avvertite sempre l’urgenza dell’annuncio – ha detto – partecipando nella gioia all’opera che compie la chiesa”. Quindi l’impegno alla formazione continua che sia “religiosa, pastorale ed ecclesiale nella carità”.

Per don Vincenzo Piccioni, assistente regionale per le Confraternite della Conferenza episcopale abruzzese molisane, è stato bello ritrovarsi a san Gabriele dell'Addolorata: "E' un bel segnale di ripartenza in fraternità e amicizia, per riprendere assieme il nostro cammino".

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