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'La Bottega dell'Incontro Donna', nuovo progetto al via 'tra bellezza e benessere'

L'iniziativa fortemente voluta dalla maestra Miranda Sconosciuto. Primo evento sabato pomeriggio al cortile di Palazzo Cardone

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Sabato 13 maggio presso il cortile dello storico Palazzo Cardone in via Vescovado a Vasto alle ore 15 si inaugura il progetto “Bottega dell’Incontro Donna”.

Ideatrice e coordinatrice del progetto è la maestra Miranda Sconosciuto, "resiliente" donna vastese conosciuta da molti per le sue doti di generosità ed altruismo.

Miranda Sconosciuto, docente di sostegno di scuola primaria ed insegnante specializzata in didattica differenziata per l’insegnamento ad adulti uomini carcerati, è maestra titolare presso il CPIA nella Casa Circondariale di Vasto. Molti la ricordano come coordinatrice delle Partite del Cuore 2010 e 2013, e per i numerosi progetti di accoglienza e sostegno didattico verso i bambini extracomunitari e del territorio.

Per ben due anni, in “Bottega Incontro”, dal 2011 al 2013, aiutò i bambini extracomunitari nei compiti di scuola e in laboratori manipolativi con tanti donatori del tempo in una vecchia falegnameria trasformata in un’aula colorata ed accogliente. Un progetto di solidarietà e cristiano altruismo che la vede in prima linea attiva insegnante di frontiera.

Il 6 giugno 2013 è una data importante della sua vita, un intervento chirurgico la libera da un cancro al seno. Dure cure e un percorso di rinascita la vedono di nuovo all’alba di un nuovo inizio in una primavera, quella del 2017, dove rinasce con la forza di chi vuole continuare a donarsi ed essere “prossimo”.

Non poteva che essere la primavera la stagione di “rinascita” nel risveglio in una natura che alimenta negli animi uno stato di “benessere”. Il tuffarsi nella ”bellezza” del creato dona “armonia” con il mondo e l’assaporare i paesaggi ricchi di accattivanti e ridondanti, odori, suoni ed immagini promuove negli animi pace ed equilibrio interiore”, afferma Miranda Sconosciuto.

"Vasto è un 'B e B', connubio di 'Bellezza e Benessere', cittadina da vivere in tutti i sensi in luoghi, percorsi e cammini storici identitari, ancor presenti, in un passato, ancor più vivo e ricco di testimonianze ed originaria bellezza in tesori custoditi in scrigni ridondanti e in testimonianze storiche e luoghi cornice di una natura rivitalizzante.

Per molte donne, un appuntamento periodico, una visita preventiva ed un esame più approfondito sono l’anticamera di un percorso duro da vivere in una diagnosi difficile da accettare in una parola volutamente esorcizzata: cancro. Un incontro in ambulatorio ed il dottore che comunica la presenza di un tumore nel proprio corpo è una scoperta catastrofica, sentenza di un calvario da non voler vivere. La prospettiva di un 'futuro' incerto dove la parola 'tempo' racchiude i dubbi e le incertezze diventano un 'presente' da vivere nella quotidianità di giorni vissuti in una fede da riscoprire e condividere. Molto spesso di fronte alla paura della malattia, preesistenti equilibri precari si sgretolano velocemente e molte donne si trovano sole nell’affrontare interventi e terapie. Durante le cure in protocolli sanitari si è supportati dal personale ospedaliero, dottori, infermieri, volontari ed il percorsi appare meno pesante nella condivisione e nella scansione di appuntamenti terapeutici.

Interventi chirurgici molto invasivi e dolorosi, cicli di chemioterapie e radioterapie ci fanno esplorare momenti dell’anima sconosciuti, duri da affrontare i cui stralci restano nel “dopo cura” nei ricordi di una sofferenza da voler assolutamente dimenticare.

L’incontro nelle sedute chemioterapiche con altre donne malate evidenzia la grande diffusione di questa malattia e da esse nasce una nuova forza solidale, una staffetta in una corsa verso l’esito positivo di tutte e per tutte che solo la medicina e la fede aiutano ad affrontare. Tutte cercano la forza in se stesse e in un destino benigno, si leggono su internet le alte percentuali di guarigioni e si prega di essere tra queste. Un gran bel percorso da condividere a volte con chi è amica di sventura e a volte cancellando tutto, come uno strafalcione di ortografia nel tema affascinate del viaggio della propria vita.

Il tumore è una grande sfida ed è imperativo categorico, nel 'dopo cura', riassaporare il bello, togliendo l’inessenziale, puntando sulla forza della resilienza ed energia vitale della rinascita. L’obiettivo primario nelle pazienti colpite dal tumore è migliorare la qualità di vita dopo la malattia ed è indispensabile 'fare squadra' perché solo nella forza dell’essere un insieme si può ricominciare.

Il progetto “Bottega dell’Incontro Donna” vuole donare nei percorsi “Prevenzione”, “Bellezza” e “Benessere” la forza rigenerante e propulsiva della ricchezza delle relazione in momenti di condivisione ed aiuto nelle botteghe, luoghi aggreganti e rigeneranti, in salutari incontri che avranno radice nella bellezza paesaggistica e storica della cittadina. Spesso la malattia porta le donne a sentirsi “incomprese”, “sole“, “diverse”, “distaccate”, isolate dalla vita, prigioniere, rinchiuse in un rapporto di totale dipendenza con la parte più intima di se stesse, rannicchiate in soffocanti momenti di solitudine.

Il progetto vuole donare ossigeno e respiro a tante donne.

Il primo momento-evento in “Storie Rosa in Cortile” presso il Cortile dello storico Cardone rappresenterà “l’alba di nuovi giorni” in una primavera ricca di bellezza FAI.

Seguirà un secondo appuntamento a chiusura giornata anno scolastico, il 7 giugno, presso la scuola primaria “L. Martella” dell’Istituto Comprensivo “G. Rossetti” in un albero testimonial di sensibilizzazione e promozione del progetto “Bottega dell’incontro Donna”. La dirigente scolastica, prof.ssa Maria Pia Di Carlo, sarà la radice di una singolare iniziativa di sensibilizzazione e prevenzione in raccordo con gli assessorati comunali, scuola e servizi sociali, tutta al femminile che partirà dai banchi di scuola in una metodologia educativa-didattica, Service-Learning ed in un “filo comune” color rosa , che creerà una ridondante catena di solidarietà in esempi concreti e servizi virtuosi. In raccordo con le finalità educative istituzionali degli assessorati retti da Lina Marchesani e Anna Bosco, entrambe in rappresentanza del Comune di Vasto, l’albero del cortile, antistante la scuola primaria di via Bachelet, sarà il secondo testimonial, dopo la centrale “Panchina Rossa” contro la violenza di genere, in “Albero Rosa”. Nella singolarità ed unicità dell’arte contemporanea di strada “Urban Kintting” gli alunni delle classi quinte realizzeranno un vestito di collane color rosa realizzato con fili di lana in catenelle lavorate ad uncinetto .

Successivamente in raccordo con il CSI di Chieti nella figura del presidente Mimmo Puracchio insieme a Raimondo Pascale dello Slow Food del Vastese e l’avvocato Maria Grazia Mancini, Capo Delegazione Fai, l’Associazione Nazionale Marinai d'Italia e la Coldiretti animeranno una originale giornata identitaria del territorio “filo Rosa“ che riavvolgerà il bandolo nella bellezza storica e paesaggistica di una Vasto 'B e B' da vivere in tutti i sensi”.

Il progetto vuole essere la forza ritrovata ed il sorriso che aiuta a riavvicinarsi al piacere del 'Vivere' in condivisione la 'Bellezza' e il 'Benessere' in tutti i sensi ed in sane relazioni. Superare i duri momenti di un’anima squarciata con l’aiuto dell’altro che si fa 'prossimo' donandosi. Il vero benessere è nello 'stare insieme', la felicità è nel donarsi ma, soprattutto, come afferma G. Marcel L’essere tutto intero per l’altro, quando questi ha bisogno di noi”.

Non resta - conclude Miranda Sconosciuto - che far parte del gruppo 'Insieme per Vasto' e unirsi in valori di solidarietà virtuosi. Un invito a voi tutti a condividere questo nuovo inizio“.

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