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Con Alfredo Rodriguez Trio il concerto di chiusura della stagione al “Rossetti”

Domenica 9 aprile l'appuntamento

redazione
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Domenica 9 aprile alle ore 19, grande concerto di chiusura della stagione 2016/17 del Teatro Rossetti di Vasto con Alfredo Rodriguez Trio.

Un appuntamento molto atteso, con l'esibizione dello straordinario pianista cubano assieme a Munir Hossn al basso elettrico e Michael Olivera alla batteria.

"Ogni concerto del pianista e compositore cubano Alfredo Rodriguez racconta una storia - commenta il direttore artistico Raffaele Bellafronte -. Il suo debutto discografico del 2011, “Sounds of Space”, è servito come introduzione al suo mondo, un modo per dire “queste sono le persone, i luoghi e i suoni che mi hanno circondato e mi hanno fatto diventare quello che sono”.

In “Invasion Parade” del 2014, Rodríguez ha poi rivisitato diverse tradizioni musicali cubane, viste attraverso il prisma del tempo, della distanza e delle sue nuove esperienze personali e musicali. Ora in questo suo nuovo lavoro intitolato “Tocororo” Rodriguez si è ispirato all’uccello simbolo di Cuba, un uccello che non sopravvive in cattività, per riflettere non solo sul desiderio di libertà, ma sulla sua necessità. “Quello che volevo fare in questa registrazione è aprirmi al mondo, onorando allo stesso tempo le mie radici”, spiega Rodriguez. “Questo è anche il motivo per cui ho voluto collaborare con artisti di altre nazionalità ed esplorare altre culture”. Aiutato da un gruppo di collaboratori che comprende musicisti provenienti da Francia, Cuba, Libano, Camerun, Spagna e India, Rodriguez ha reclutato una vasta gamma di artisti per espandere i confini del suo universo musicale.

Nato a L’Avana, nel 1985, figlio di un cantante, conduttore e showman che porta lo stesso nome, Alfredo Rodriguez ha iniziato la sua formazione musicale all’età di 7 anni. Prima le percussioni poi il piano verso i 10 anni di età. Rodriguez si è laureato al Conservatorio Amadeo Rolda de L’Avana, quindi all’Instituto Superior de Arte. Ha ricevuto una formazione musicale strettamente classica e appreso gli stili popolari sul palco, suonando nell’orchestra di suo padre fin dall’età di 14 anni. È entrato nel mondo del jazz e dell’improvvisazione all’età di 15 anni, quando uno zio gli regalò il disco The Köln Concert di Keith Jarrett. “Fino a quel momento – racconta – avevo ascoltato solo Bach, Mozart e Beethoven. Non sapevo nulla dell’improvvisazione: il disco mi ha cambiato la vita”. Nel 2006, fu scelto per esibirsi al Montreux Jazz Festival e invitato a una riunione nella casa del fondatore e direttore artistico, Claude Nobs, che gli chiese se avesse voluto suonare per Quincy Jones che, stregato dalla sua bravura, da allora decise di coprodurlo.

Ingresso € 15 (studenti € 10) – apertura botteghino del Teatro un’ora prima del concerto.

www.teatrorossetti.it

 

 

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