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'Duecento anni di frane a Vasto', ricostruzioni storiche e conseguenze al centro dell'attenzione

Venerdì incontro di Italia Nostra all'Agenzia per la Promozione Culturale di via Michetti

redazione
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Si intitola “Catastrofi. Duecento anni di frane a Vasto” la conferenza-dibattito organizzata per il pomeriggio di venerdì 1° aprile dalla sezione territoriale di Italia Nostra, presso l'auditorium dell'Agenzia per la Promozione Culturale di via Michetti, a partire dalle ore 16,30. 

A Vasto – spiega il prof. Davide Aquilano, responsabile di Italia Nostra del Vastese - le frane condizionano la vita della città da sempre: l’urbanistica, la società l’immaginario hanno risentito nel bene e nel male delle catastrofi che i grandiosi movimenti del terreno su cui sorge hanno generato".

Al centro dell'attenzione dell'incontro la necessità di ricostruire "le conseguenze delle frane storiche dal Seicento ad oggi, tra e quali spiccano per dimensioni ed intensità la catastrofica frana del 1816 – di cui il 1 aprile ricorrono i duecento anni – e quella altrettanto drammatica del 1956. Gli eventi franosi più antichi sono ricostruibili grazie alle evidenze archeologiche, com’è altrettanto vero che le frane hanno riportato alla luce numerosi resti murari e pavimentali antichi e medievali lungo il costone orientale di Vasto. Saranno inoltre ricostruite le dinamiche geologiche e geomorfologiche dei diversi eventi franosi, proponendo delle soluzioni per la mitigazione dei danni presenti e futuri”.

Previste le relazioni, oltre a quella di Aquilano, del prof. Luigi Murolo, del cultore di storia cittadina Lino Spadaccini e del geologo Luigi Di Totto. All’iniziativa sono stati invitati a partecipare i candidati sindaci, ai quali sarà richiesto un pronunciamento sull’argomento.

Il seminario è valido ai fini della formazione ed aggiornamento dei docenti.  

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