SPORT ALL'ARIA APERTA, L'ATLETICA LEGGERA E LA CARENZA DI IMPIANTISTICA A VASTO: LA LETTERA DI UNA STUDENTESSA DI SCIENZE MOTORIE

Michele Del Piano
14/10/2009
Sport
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"Cosa c’è di meglio di vedere una persona sorridere, ma è soprattutto il sorriso di un bambino a regalarci grandi emozioni”: inizia così la lettera di Valentina D’Adamo, giovane studentessa vastese iscritta alla facoltà di Scienze Motorie, che si sofferma su sport ed impiantistica. “Sono tanti i modi e le motivazioni che ci spingono ad esprimere sensazioni positive attraverso questo semplice gesto - scrive - un evento carico di significato o il raggiungimento di un obiettivo possono portarci a mostrare il nostro sorriso e ciò assume una maggiore forza quando è frutto di impegno e costanza. E’ proprio questo che succede nello sport, la magia del momento della vittoria è solo uno degli aspetti incantevoli che un atleta può sperimentare; spesso, il superamento di piccoli ostacoli durante un allenamento o di altre difficoltà, sono più importanti dell’oltrepassare il traguardo prima degli altri. Sarebbe davvero bello se ai bambini e ragazzi vastesi fosse data l’opportunità di potersi cimentare non solo con i soliti sport di squadra, ma anche con quella che è definita da sempre la “regina” del panorama sportivo: l’atletica leggera. Le sue numerose discipline offrono a tutti la possibilità di poter esprimere il proprio talento correndo, saltando o lanciando, permettendo a tutti di poter eccellere in qualcosa, o comunque di potersi ritagliare un piccolo spazio nello sport e sentirsi soddisfatti del proprio operato. In una società nella quale lo sport è concepito solo come spettacolo, c’è davvero l’urgenza di riscoprire la sua vera essenza e, forse, attraverso l’atletica, i ragazzi potrebbero riacquisire la gioia di muoversi stando in compagnia e riscoprire i suoi valori autentici. Di mia spontanea volontà, da semplice studentessa - conclude Valentina D’Adamo - ho avuto la presunzione di organizzare un corso di avviamento all’Atletica Leggera, per permettere ai bambini di trascorrere l’estate in modo diverso, praticando una bellissima attività all’aria aperta e, soprattutto, divertendosi con i propri coetanei e ciò mi ha permesso di constatare che il Parco Muro delle Lame non è assolutamente un impianto idoneo per lo svolgimento di corsi di atletica per mancanza di attrezzature, sicurezza, manutenzione e spogliatoi. Vasto ha davvero bisogno di una pista degna di tale nome e mi auguro che qualcuno apra gli occhi e si renda conto dell’esigenza di questa città”.

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