In seguito alle abbondanti precipitazioni nevose dell'ultimo inverno e a consistenti fenomeni franosi, alcuni pali della rete telefonica sono stati letteralmente abbattuti e sradicati dal suolo. Siamo nell'agro di Schiavi di Abruzzo, precisamente in frazione Valli, un pugnetto di case e fattorie, dove vivono diverse decine di persone dedite al lavoro dei campi, abituate ormai ai disagi e ai disservizi. A distanza di mesi dagli eventi la situazione è ancora quella iniziale. Alcuni pali che sostenevano i cavi del telefono sono inclinati, altri ancora del tutto divelti e adagiati al suolo, mentre un groviglio di tiranti d'acciaio fa bella mostra di sé sui campi. Privi così di ogni sostegno, centinaia di metri di cavi della rete telefonica attraversano i campi e i pascoli, rappresentando un potenziale pericolo e sicuramente un impedimento al lavoro dei contadini e delle macchine agricole. Addirittura un albero è stato utilizzato come traliccio di sostegno per il massiccio cavo telefonico, che altrimenti avrebbe attraversato una strada interpoderale impedendo la circolazione. Gli abitanti del posto hanno spesse volte fatto presente alla ditta dei telefoni l'incresciosa situazione, ma fino ad oggi non c'è stato nessun intervento del personale addetto. Pare che gli operatori, in seguito alle lamentele dei cittadini, abbiano risposto che comunque la linea telefonica non è interrotta e dunque il ripristino dei pali di sostegno non rappresenta un'urgenza. ''Quando si tratta di chiederci i soldi per il canone, la Telecom è molto svelta'' - afferma polemicamente uno degli abitanti del posto - ''mentre da oltre sei mesi quei pali sono caduti e nessuno si è degnato di venire a sistemarli''. Alcuni cittadini, nei mesi scorsi, si erano rivolti anche agli Amministratori locali, perché facessero pressione nelle sedi opportune, ma a tutt'oggi non si è ottenuto alcun risultato. Con molta probabilità, se lo stesso incidente si fosse verificato in una grande città, dove la visibilità sarebbe stata maggiore, il gestore telefonico avrebbe agito con più solerzia nel riparare i danni. Poche decine di utenti, sulle montagne, possono anche aspettare.