Diverse email, giunte alla nostra redazione, confermano la denuncia di un tifoso, pubblicata integralmente già qualche ora dopo la partita su questo sito e trattata anche da diversi altri organi di informazione, sui presunti episodi di violenza accaduti in curva d'Avalos domenica, in occasione della partita Pro Vasto-Sacilese, persa dai biancorossi 1-0. Episodi scaturiti da una sorta di 'divieto di applaudire' lanciato dai 'capi' del tifo organizzato e contestato da alcuni supporter. Fatti che hanno determinato amarezza e scoramento tra numerosi sportivi, specie per le spiacevoli conseguenze che alcuni 'confronti' hanno provocato tra i più piccoli e gli anziani. Gli stessi responsabili del tifo organizzato in curva minimizzano, parlando di semplici divergenze. In mezzo a tutto questo, ufficialmente, dal Commissariato di Polizia la conferma di mancanza di denunce su singoli atti di violenza perpetrati in curva e l'esistenza di filmati, registrati da alcuni agenti in servizio d'ordine allo stadio dai quali, mette in evidenza il dirigente e vice questore Cesare Ciammaichella non emergono fatti 'penalmente rilevanti'. Altra aggiunta. Le telecamere all'Aragona, quelle dell'impianto di videosorveglianza rientranti nelle opere ultimamente da realizzare per ottenere la piena agibilità dell'impianto sportivo alla luce delle nuove disposizioni, non ancora entrano in funzione. Dovrebbero essere pronte a fine mese (una proroga concessa a livello nazionale ha consentito la disputa della partita di domenica scorsa all'Aragona, così come accadrà per la prossima con la Carrarese). Servirà a prevenire qualsivoglia tipo di scontro? Da parte nostra ce lo auguriamo. La considerazione è che da domenica, oltre ad aver perso la Pro Vasto, si è perso qualcosa in termini di entusiasmo e di passione anche nella tifoseria vastese, globalmente considerata.