AIDS, MENO MALATI MA LA PAURA RESTA

a cura della redazione
12/04/2006
Attualità
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Meno malati di Aids in Abruzzo ma la paura resta. E' questa la fotografia sulla temibile malattia che emerge dall'ultimo rapporto dell'Anlaids. Calano, dunque, i casi di malattia: erano stati 23 nel 2004, sono stati 17 nel 2005. Calano a L'Aquila, Pescara e soprattutto a Chieti. Aumentano a Teramo. Nel 2005 nessun bambino si è ammalato in Abruzzo. ''E' una buona notizia per l'Abruzzo. Un trend positivo che va sostenuto aiutando la ricerca. E aiutando l'Anlaids che diffonde la cultura della prevenzione anche in Abruzzo. Ecco perché - dicono Fernando Aiuti ed Eligio Pizzigallo, rispettivamente presidente dell'Anlaids nazionale e presidente della Sezione Abruzzo - da venerdì a domenica di Pasqua invitiamo tutti in piazza, nelle città piccole e grandi dell'Abruzzo, per prendere un Bonsai. Ricordiamo - aggiungono - che l'Anlaids può essere aiutata anche destinando il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi. Il codice fiscale da indicare è 07175880587''. ''Nella geografia dell'Aids in Italia - dice Pizzigallo nel presentare la Campagna Bonsai da venerdì Santo a Pasqua - l'Abruzzo è all'undicesimo posto con un'incidenza pari a 1,6 casi ogni centomila abitanti. Il calo dei casi di Aids rappresenta un'inversione di tendenza rispetto al 2004 e ci deve convincere ad andare avanti. L'Aids fa ancora paura''. Dal 1982 al 2005 in Abruzzo si sono avuti 464 casi di Aids. Nel 2005 i casi sono stati 17 facendo registrare un calo rispetto al 2004 quando di casi ne erano stati registrati 23. Nel 2005, per tasso di incidenza ogni centomila abitanti, l'Abruzzo si colloca all'undicesimo posto in Italia con l'1,6. La provincia in cui si registra il tasso di incidenza più alto è Pescara (2,9). Seguono Teramo (2,4), L'Aquila (1,3) e Chieti (0,3). In Abruzzo, sempre nel 2005 non si sono registrati casi pediatrici, l'ultimo risale al 2001. Dall'inizio dell'epidemia al 2005 in Abruzzo i casi pediatrici di Aids sono stati 12.

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