Fucili e pistole intestati a persone defunte, ma ancora in possesso dei parenti. Una sorta di 'arsenale' nelle case dei vastesi, potenzialmente in grado di trasformarsi in pericoli. Lo hanno accertato gli agenti del Commissariato di Polizia di Vasto che nei giorni scorsi, durante uno specifico servizio di prevenzione, hanno recuperato e sequestrato 40 armi, perfettamente funzionanti. Con questa operazione sono stati tolti di mezzo revolver e doppiette, ma anche munizioni e cartucce di vario calibro. Delle 40 armi recuperate, 24 sono fucili e 16 pistole, a cui si aggiungono 1.560 munizioni da caccia e 470 per pistola. "Tutti hanno collaborato - spiega il dirigente del Commissariato, il vice questore Cesare Ciammaichella - e per il futuro saranno presi accordi per regolarizzare la posizione giuridica degli aventi titolo. Le armi 'smarrite' rappresentano un problema, posto che, col passare del tempo, potrebbero finire nelle mani di malintenzionati o di persone non in possesso dei richiesti requisiti psicofisici".