Nelle scorse settimane, da queste colonne, abbiamo dato risalto ad alcuni disservizi che si erano verificati nel settore dei trasporti pubblici, prestando la voce alle lamentele di alcuni utenti. In particolare si trattava di una lettera di protesta che un semplice cittadino aveva inviato, nel dicembre scorso, all'assessorato competente della regione Abruzzo per sollecitare l'intervento della politica e risolvere una volta per tutte il problema. L'evento scatenante era stato che in una gelida mattina d'inverno l'autobus di linea Vasto-Roma della ditta ''Cerella'' non aveva raggiunto la parte alta del paese, lasciando quindi appiedati i numerosi utenti in attesa. Probabilmente grazie anche alla visibilità data dal nostro sito, dai palazzi della politica hanno risposto alle proteste degli utenti con una lettera della Direzione regionale trasporti e mobilità, più precisamente dell'ufficio preposto alla vigilanza sulla regolarità dei servizi. Riportiamo i tratti salienti della missiva, anche per concedere un doveroso diritto di replica agli uffici regionali: ''Con riferimento allo spiacevole episodio accaduto, si comunica che la linea Vasto-Agnone-Roma è una linea di concessione ministeriale. Ciò significa che la competenza al controllo è rimessa all'Ufficio Territoriale del Dipartimento dei Trasporti Terrestri, già M.C.T.C. Ciò nonostante, atteso il rapporto che la Regione ha con l'azienda relativamente alle linee regionali, si è ritenuto utile segnalare egualmente la nota ai responsabili dell'azienda. Si provvederà inoltre a trasmetterla ai competenti uffici della MCTC''. Pare insomma la Direzione regionale trasporti e viabilità non sia purtroppo competente, almeno su quella linea specifica, anche se ha attivato, bontà sua, qualche canale per segnalare il disservizio. Disservizio che tra l'altro perdura, perché in maniera sistematica l'autobus proveniente da Roma fa scendere tutti i passeggeri nella parte bassa di Castiglione Messer Marino, senza raggiungere la fermata situata in prossimità dello svincolo per Montazzoli. Si tratterebbe, molto banalmente, di un chilometro in più che l'autobus dovrebbe percorrere e che invece non fa. Dunque un problema apparentemente semplice da risolvere non è stato ancora risolto, tuttavia adesso almeno i cittadini sanno a chi rivolgersi e potranno indirizzare le loro proteste all'Ufficio Territoriale del Dipartimento dei Trasporti Terrestri. Se ciò non dovesse bastare, potrebbero sempre fare ricorso a quello dei trasporti...''extraterrestri''.