Il giro d'affari, alquanto lucroso, arrivava a circa 50, 60mila euro al mese: proventi che derivavano da un'attività, ben organizzata e ramificata anche a Vasto, con a capo una quarantenne della Repubblica Domenicana. Quattro gli arresti eseguiti dagli agenti del Commissariato di Polizia di Vasto al culmine di una lunga e complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Vasto. Le accuse sono di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e reclutamento di prostitute. I provvedimenti sono stati eseguiti nei confronti di Damarys Corniel Perez, ritenuta la 'mente' del sodalizio, 40 anni, domenicana, peraltro già nota alle forze dell'ordine per precedenti specifici, di suo figlio Fabio Junior Poche Corniel, 21 anni, di Cinthia Rachel Rodrigez Acevedo, 20 anni, stessa nazionalità dei primi due, e di Cristina Gallina, 21 anni, di Montebelluna. Nel giro una trentina di avvenenti giovani sudamericane, tutte maggiorenni, 'reclutate' dall'organizzazione e 'messe all'opera' anche e soprattutto in appartamenti di Vasto, tra la città alta e la Marina, presi in affitto dalla stessa Corniel Perez. Fiorente la 'domanda' che si poteva concretizzare grazie ad eloquenti messaggi promozionali con relativi numeri telefonici pubblicizzati su alcuni dei principali quotidiani della zona. Clienti, tanti, di provenienza vastese, dall'entroterra ma anche da altre località e dal vicino Molise in particolare. La 'scelta' era ampia e, sempre sulla base degli accordi telefonici, era possibile individuare la ragazza che più 'stuzzicava' l'attenzione. Per il cliente più 'esigente', con evidenti maggiorazioni di prezzo, anche l'ausilio di oggetti e materiale di carattere pornografico messo a disposizione dall'organizzazione in questione. L'operazione di Polizia, denominata "Sex and Money", è stata illustrata nei suoi dettagli questa mattina, nel corso di una conferenza stampa presso la sede del Commissariato di via Bachelet, alla presenza del sostituto procuratore Irene Scordamaglia, del sostituto commissario Matteo Marzella e del responsabile della Polizia Giudiziaria, l'ispettore Angelo Trozzi, che ha coordinato un'indagine avviata nel mese di ottobre dello scorso anno e che oltre a Vasto ha riguardato anche L'Aquila ed il Veneto. Nella prima fase si è sviluppata un'attività di appostamento sulla base di numerose segnalazioni giunte alle forze di Polizia per sospetti 'viavai' di persone in alcuni complessi residenziali della città, quindi la raccolta delle prime testimonianze di diversi clienti prima dell'avvio di una serie di intercettazioni telefoniche fondamentali per definire il quadro dell'attività di questa organizzazione. Raccolti tutti gli elementi utili si è messa in moto la fase culminata nell'esecuzione delle ordinanza di custodia cautelare in carcere.