Nonostante il cattivo tempo, sabato 20 giugno, si è tenuta presso il Teatro Marruccino di Chieti la Cerimonia per il 60° di Fondazione del Settimanale della Arcidiocesi di Chieti-Vasto "L´Amico del Popolo". Sono stati momenti di intensa riflessione su un Settimanale, attraverso il quale la voce della Chiesa Diocesana è risuonata con incisività sul territorio. A fare gli onori di casa è stato l´attuale direttore, don Rocco D´Orazio, che ha voluto innanzitutto ringraziare gli intervenuti, a cominciare dall´arcivescovo Bruno Forte, vera anima dell´impegno di evangelizzazione anche attraverso la carta stampata e gli altri mezzi di comunicazione sociale. Don Rocco ha poi ricordato con affetto sia il primo direttore, don Mario Di Cola, colui che "ha creato, realizzato, portato avanti l´Amico per oltre 50 anni", trasmettendo a lui e a tutti i collaboratori la grande passione per un giornalismo corretto ed efficace, sia don Bonifacio Mariani "maestro e amico, parroco di Sambuceto, vicario episcopale e direttore dell´Ufficio delle Comunicazioni della Diocesi, che scrive gli editoriali, anche se non lo fa negli ultimi tempi con continuità per problemi di salute". Il direttore è passato, quindi, a ringraziare tutti i corrispondenti, che settimanalmente inviano gli articoli dalle varie zone pastorali, e in particolare il vice direttore don Gennaro Orsatti e il collaboratore di redazione don Donatello Pellicciotta. Ha indicato, infine, le prospettive più importanti su cui si deve incanalare l´impegno del Settimanale per il futuro, sottolineando che il giornale continuerà ad essere sul territorio diocesano una voce "non gridata, imposta, intollerante, ma una voce chiare, forte e aperta al dialogo serio e costruttivo". A questo punto è stato proiettato un video, preparato da Nicola Cinquina di Trsp, con varie testimonianze, tra cui quelle vastesi di don Stellerino D´Anniballe, del cav. Giuseppe Catania e del prof. Luigi Medea. E´ seguito un coinvolgente incontro dibattito sul tema "Il futuro nella comunicazione", a cui hanno partecipato i giornalisti Stanislao Liberatore e Grazia Di Dio, con la brillante conduzione di Nando Marinucci. Ha concluso i lavori il vescovo Padre Bruno, che ha richiamato il cristianesimo come evento comunicativo fondante, ha specificato gli ambiti in cui si deve svolgere l´esperienza comunicativa ecclesiale, per sottolineare, infine, le sfide dell´attuale comunicazione (riconoscere la pluralità dei mezzi, sviluppare una feconda sinergia, relazionarsi alle persone reali). La serata è stata allietata dai musicisti del Marrucino, diretti da Gabriele Di Iorio. Una seconda manifestazione è prevista per il 6 settembre a Vasto.