La Pro Vasto sta facendo meglio del girone di andata, non in termini di punti, visto che la media è di due a partita, come nella prima parte della stagione, ma per quanto concerne le vittorie inanellate tutte di fila che, con quella di domenica contro l’Olympia Agnonese, sono ben sette, una in più rispetto all’andata. Quello che più conta, però, è che dopo aver riconquistato il posto d’onore del girone due settimane fa, i ragazzi del trainer biancorosso Pino Di Meo l’hanno difeso a denti stretti, giocando come vuole proprio l’ex difensore di Trani, sapendo pure soffrire senza mai mollare. Dalla tensione accumulata durante la gara al giorno dopo, Di Meo non cambia il proprio modo di pensare, ma aspetta la conclusione del campionato perché ha ancora dei sassolini da togliersi dalle scarpe: “E’ dalla prima giornata che sento dire - ricorda il giovane allenatore pugliese - che la mia squadra non merita il primo posto perché è scarsa ed è incomprensibile un tale cammino. Non ho mai amato parlare di numeri, però questa volta calzano a pennello per far capire di cosa è capace la Pro Vasto, se ancora ce ne fosse bisogno, che scende in campo lottando per conquistare qualcosa e mai ha ottenuto regali da chicchessia, visto che le squadre affrontate avevano un solo obiettivo: battere la mia squadra. I ragazzi hanno disputato un ottimo primo tempo (forse migliore prestazione stagionale, ndc), soffrendo un po’ nella ripresa, almeno fino al nostro terzo gol, però i giocatori sono stati bravi a non mollare mai”. La Pro Vasto e i tifosi continuano a sognare il salto di categoria, anche se le ultime tre gare rimaste non sono certo una passeggiata. Domenica c’è la trasferta di Campobasso contro la formazione locale dell’ex Sauro Trillini, poi il derby casalingo con la Curi Angolana dell’attaccante Pazzi, altro ex biancorosso, quindi l’ultimo impegno a Tolentino. “Sono altre tre finali - ammette Francesco Potenza, realizzatore di uno dei gol di domenica, tra i più belli di quest’anno - ma siamo abituati. Scendiamo in campo sempre per vincere, quindi non stiamo a vedere chi è l’avversario di turno perché l’impegno non deve mai venire meno. Mi rammarico, parlando del match con l’Olympia Agnonese, di non aver segnato almeno un altro gol, per fortuna ci hanno pensato Ludovisi e Digno. L’importante è segnare e non importa chi lo fa, come ci ricorda spesso l’allenatore. Si fa sempre più difficile il finale di campionato, l’impegno nostro, comunque, sarà massimo”. Di Meo ha tutti i giocatori a disposizione, quindi, almeno sotto quest’aspetto, può dormire sonni tranquilli.