AMAREZZA POST DERBY CON IL CHIETI IN CASA PRO VASTO: DI MEO PRONTO A FARSI DA PARTE, CRISCI GLI RIBADISCE PIENA FIDUCIA

Michele Del Piano
05/03/2009
Sport
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Poco dopo la fine del recupero di mercoledì con il Chieti, perso dalla Pro Vasto 2-1, l’allenatore biancorosso Pino Di Meo, da persona seria qual è, e per l’attaccamento alla squadra, avrebbe parlato con il presidente Mimmo Crisci, comunicandogli, al termine di uno scambio di opinioni, l’intenzione di rimettere il mandato, di farsi da parte se è necessario, ma il massimo dirigente del sodalizio di via San Michele ha respinto categoricamente ribadendo piena fiducia al tecnico. Saggia decisione, evidentemente, anche perché, semmai, è qualche giocatore che sta perdendo colpi, ma è anche comprensibile, se vogliamo, visto che la squadra ha dato tantissimo nella prima parte del campionato ed è stata fin troppo 'spremuta'. Con gli uomini contati, ci voleva solo un 'miracolo', invece Di Meo è riuscito a far emergere i suoi ragazzi che, errori a parte, hanno regalato emozioni e tante soddisfazioni, andando a ricoprire pure ruoli non propri. Cosa accadrà ora, non è dato saperlo, staremo a vedere. Certo è che Pino Di Meo, a dicembre, aveva chiesto almeno una punta d’esperienza per far volare la Pro Vasto, visti i tanti risultati positivi consecutivi, ed aveva ragione, eccome se aveva ragione, dal momento che manca proprio chi mette dentro con continità il pallone. E’ anche vero che i programmi erano ben altri, ad inizio stagione, però i risultati arrivavano e sognare non costava nulla, magari con uno sforzo maggiore da parte della società che, evidentemente, avrà avuto i suoi buoni motivi per non osare più di tanto, dopo aver percorso le strade che portavano ad alcuni giocatori “di peso” che, per un motivo o per un altro, si sono tirati indietro. Contro il Chieti, formazione che ha solo dimostrato di essere cinica e più compatta, di essere più squadra, facendo vedere solo un tiro per tempo, dai quali sono scaturiti i due gol, la Pro Vasto ha rimediato la seconda sconfitta consecutiva in quattro giorni; è la prima volta in questo campionato. Una leggerezza della difesa biancorossa, ha permesso al giovane Alessio Rosa di firmare il 2-1 per il Chieti. I vastesi hanno giocato con i nervi e non con la testa, mancando clamorosamente pure un’occasione cristallina con Soria nella ripresa. L’ultima vittoria della Pro Vasto risale alla prima giornata di ritorno, quando all’Aragona affrontò il Real Montecchio. E’ vero, Ferreyra e compagni non sanno più vincere, non vedono i tre punti tutti insieme da ben sei turni. Non a caso, ad essere amareggiato per quanto sta accadendo è proprio Di Meo che non si nasconde dietro un dito e dà l’impressione di essere stato investito da un treno: “Mi sento giù - dice sconsolato - e mi assumo tutte le responsabilità, è colpa mia per quanto accaduto, però non sono d’accordo con quelle persone che dicono che la Pro Vasto è fuori gioco per il prosieguo del campionato. Siamo sempre terzi, quindi più che rispettati i programmi, e mancano ben dieci partite al termine della stagione regolare. Nel momento in cui la squadra stava reagendo bene, è arrivato un gol balordo degli avversari che hanno tirato due volte in porta, mentre i miei ragazzi sono stati sfortunati e Soria ha fallito a porta vuota. La sconfitta con il Chieti è quella che brucia di più e che non meritavamo, ma proprio per questo dobbiamo ripartire perché tutto è ancora possibile e dieci punti di distacco dalla capolista Fano non significano nulla, dal momento che abbiamo vissuto alti e bassi da parte di tutte le avversarie. Ora ci vuole una scossa, è vero, però non dimentichiamo che la squadra ha dato già più di quello che era il programma d’inizio stagione”. Le critiche e le accuse, ora, non servono, bisogna solo rimboccarsi le maniche e riprendere il discorso interrotto con il Real Montecchio e non distruggere quello che è pur sempre un bellissimo giocattolo costruito con amore. Il tifo biancorosso, almeno, ha vinto il suo derby grazie alla splendida coreografia della Curva d’Avalos con, al centro, un enorme e bellissimo cuore. Domenica, sempre all’Aragona, arriva il Morro d’Oro.

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