Tratto da Il Messaggero d'Abruzzo, a firma di Marina Recinelli. "Una mozione congiunta sulla paventata attivazione a Vasto di un Cie, un centro di identificazione ed espulsione per stranieri irregolari, è stata approntata, ieri mattina, dall’Ufficio di Presidenza della Provincia di Chieti. Presenti il sindaco di Vasto Luciano Lapenna, il Presidente Tommaso Coletti, il consigliere d’opposizione Manuele Marcovecchio, ed i capigruppo provinciali. La mozione, che sarà discussa il prossimo 12 marzo in Consiglio provinciale, si articola in tre punti: mancato raccordo con l’Amministrazione locale da parte del Ministero dell’Interno; la necessità di conoscere bene la tipologia del centro che il Ministero vorrebbe attivare a Vasto; la necessità di individuare il soggetto che dovrà occuparsi della diretta gestione del centro, interlocutore dell’Amministrazione locale. “Prima di decidere sulla localizzazione di una simile struttura – ha evidenziato il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio provinciale, Camillo D’Amico – il Ministero avrebbe dovuto non solo informare ma si sarebbe dovuto raccordare con il Comune di Vasto. Inoltre, sino ad ora, non è chiaro se si intenda aprire a Vasto un Centro per richiedenti asilo o un vero e proprio Cie, definire la tipologia del centro appare fondamentale, anche sotto il profilo urbanistico, per stabilire la compatibilità del plesso individuato e dell’ubicazione con le funzioni che la struttura avrà. Infine – ha concluso D’Amico - voci parlano di una non meglio precisata confraternita che dovrebbe gestire la struttura di accoglienza, ma nessuno ha preso contatti con il Comune. Una situazione davvero paradossale”.