Risanare il sistema ed eliminare gli sprechi: sono gli obiettivi annunciati nella nuova politica sanitaria della da poco insediata amministrazione regionale di centrodestra. Finalità per raggiungere le quali è comunque necessaria una preventiva attività di indagine e di approfondimento. E' sulla base di questo convincimento che il consigliere regionale vastese Giuseppe Tagliente (Rialzati Abruzzo) ha chiesto l'istituzione di una Commissione d'Inchiesta sulla Sanità, ai sensi dell'articolo 24 dello Statuto regionale. Tagliente ha scritto una lettera ai colleghi consiglieri. ''Il risanamento economico e la riconsiderazione complessiva del sistema sanitario regionale - dichiara Tagliente - sono gli impegni in cima all'agenda di questa legislatura. Impegni non rinviabili in considerazione della grave situazione in cui versa la sanità abruzzese sia sotto l'aspetto finanziario che sotto quello organizzativo, sulla quale pesano oltretutto sospetti di corruzione e di malcostume diffuso, purtroppo evidenziati dalle vicende giudiziarie ancora in corso, che hanno portato all'arresto di personalità di primo piano della politica abruzzese ed allo scioglimento anticipato della precedente legislatura. Affrontare però queste problematiche nel modo giusto e risolutivo, come ci si auspica - aggiunge - deve necessariamente presupporre la conoscenza dello stato di fatto in cui versa la sanità abruzzese e le cause reali che hanno portato al buco finanziario che oggi si lamenta, frutto di politiche errate, di scelte non fatte, di proliferazione abnorme di spese ingiustificate, di cartolarizzazioni azzardate o addirittura sospette, anche alla luce dei risultati negativi che hanno prodotto. Lasciare l'analisi del pregresso al giudizio del commissario governativo Redigolo, le cui competenze non si estendono né si possono sovrapporre a quelle dell'unico soggetto titolato a farlo, cioè al Consiglio regionale, sarebbe inopportuno e mortificante per la dignità stessa del massimo organo regionale. Peggio, perché rappresenterebbe un vulnus ancora maggiore, se si lasciasse alla Magistratura il compito di far luce sull'intera materia, che va considerata e vista anche e soprattutto sul piano politico ed amministrativo. Per queste ragioni - conclude Tagliente - al fine di rendere più agevole e meno insidioso il percorso che deve portare al risanamento della sanità e per sostenerlo in questa impresa di dimensioni titaniche addirittura, propongo l'istituzione di una commissione d'inchiesta, con il compito di monitorare la complessa materia, di operare e di riferire al Consiglio nei limiti temporali previsti''.