RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE... POST MORTEM: IL 'CASO' AL CIMITERO DI VASTO

Francesco Tomassoni
07/02/2009
Attualità
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Ho letto del protocollo d'intesa per i procedimenti di nulla osta al ricongiungimento familiare riservato agli immigrati e di competenza dello Sportello Unico già attivo anche qui a Vasto. Forse sono leggermente fuori tema o a margine con il mio problema, ma vorrei sottoporre all'attenzione di chi mi legge un caso un po' particolare di ricongiungimento: i miei suoceri, ''immigrati'' dalle vicine Marche, sono qui deceduti e tumulati nel locale cimitero in loculi decisamente troppo lontani per due persone che, vissute uno accanto all'altra per oltre 60 anni di matrimonio, ora si ritrovano divise da un regolamento che sembrerebbe non permettere alcuna deroga. Purtroppo il ''sembrerebbe'' è d'obbligo in quanto poi deroghe sembrano essercene già state a seguito dell'intervento di questo o quello, politico e non, che permette di scavalcare qualsivoglia regolamento. Sicuramente ci vogliono delle regole e sicuramente dovrebbero essere anche note, ma, oltre a non aver trovato nulla sul sito del Comune, ci vorrebbe soprattutto quel po' di buon senso che potrebbe aggiustare e sanare situazioni, tutto sommato, di piccola entità e le cui spese, queste sì di tutto rispetto, verrebbero affrontate da chi richiede semplicemente un ''ricongiungimento familiare post-mortem'' nel rispetto di una volontà palese anche se non esplicitamente espressa. Sarà mica possibile rivolgersi allo Sportello Unico per richiederne il nulla osta? Oppure è d'obbligo dover ricorrere all'intervento di questo o di quello secondo un gran brutto mal costume purtroppo oggi ancora tanto di moda?

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