''IO, OPERAIO LICENZIATO ALLA VIGILIA DELLE FESTE''. LA TRISTE STORIA DI UNO DEI NUOVI DISOCCUPATI

Michele D'Annunzio
22/12/2008
Attualità
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Lavorare da precario per 3 anni 5-6 notti a settimana, anche di domenica. Nella migliore delle ipotesi, per 1500 euro al mese. ''La quarta domenica me la pagavano meno di 30 euro''. Arrivare a un mese dalla stabilizzazione e sentirsi comunicare, invece, il licenziamento. La storia di Carlo F., 32 anni, di Vasto, è quella di tanti giovani. Ce la racconta in una fredda domenica sera prenatalizia. Lavora alla Sevel. O forse è meglio dire che lavorava. ''Ho cominciato - racconta - 3 anni fa. Prima avevo avuto un impiego nel campo dell'informatica, ma con un contratto di colaborazione: guadagnavo 700 euro al mese, quando i soldi arrivavano in tempo, cioè quasi mai. Poi, ho cercato un lavoro che mi desse qualche certezza e ho deciso: 'Vado a fare l'operaio'. Due anni da interinale poi, un anno fa, è arrivata l'assunzione a termine''. Ora, il regalo di Natale: invece del contratto definitivo, il licenziamento, come altri mille precari tra interinali e lavoratori a tempo indeterminato. Per dimenticare, ha deciso di farsi un viaggio in America. Al ritorno, però, ha ritrovato il problema: cercare un lavoro.

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