Gianni Chiodi, ex sindaco di Teramo, è il nuovo presidente della Regione Abruzzo. Non ancora è definitivo il riscontro della consultazione regionale, ma non vi sono dubbi su chi sarà a prendere le redini della futura guida amministrativa abruzzese. Vince dunque il centrodestra targato Popolo della Libertà, vince la coalizione e, in particolare, il candidato sul quale, sin dall'inizio delle trattative, si erano concentrate anche e soprattutto le 'simpatie' e le indicazioni del premier Silvio Berlusconi. Rilevante il consenso ottenuto da Chiodi, che ha stacca nettamente il candidato del centrosinistra, il parlamentare dell'Italia dei Valori, Carlo Costantini, sostenuto dallo stesso partito di Di Pietro, oltre che dal Pd e dagli altri partiti dell'ampio raggruppamento. Tra gli altri candidati, cosiddetti 'outsider', ad ottenere il maggior numero di preferenze è Rodolfo De Laurentiis dell'Udc, mentre conquistano percentuali basse i vari Teodoro Buontempo (La Destra), Ilaria Del Biondo (Partito Comunista dei Lavoratori) e Angelo Di Prospero (Per il Bene Comune). Un risultato che, sia nelle proiezioni iniziali dei sondaggi che in quelli concreti dei primi risultati effettivi, non è apparso mai in discussione. Troppo netta la 'forbice' di distacco tra il candidato del centrodestra e quello del centrosinistra. Un dato significativo, semmai, arriva dall'affluenza alle urne. E il calo verticale che già si era registrato nella giornata di ieri è stato assolutamente certificato oggi, a urne chiuse. Ha votato in Abruzzo il 52,98 per cento degli aventi diritto, oltre sedici punti percentuali in meno rispetto alle precedenti elezioni regionali del 2005. Segno inequivocabile di una sempre crescente distanza tra cittadini e propri rappresentanti eletti. Anche Vasto non si discosta dal dato complessivo abruzzese. In città ha votato il 52,34 per cento degli aventi diritto ed anche in questo caso il crollo è reale.