Ci ha provato a vincere, non ci è riuscita, ma l'applauso scrosciante dei tifosi al triplice fischio di chiusura di Gervasoni di Mantova (protagonista in negativo della sfida) è l'emblema di una Pro Vasto che oggi convince sempre di più. Doveva e poteva essere la partita della svolta per i biancorossi ma, alla fine, ci si può anche accontentare. Il pari del Lamezia a Rende, infatti, consente di mantenere a tre punti il distacco dai calabresi, quinti in classifica. Mister Danilo Pierini, negli spogliatoi, è soddisfatto: ''La partita l'abbiamo giocata così come l'avevamo preparata: con grande attenzione, aggressività e determinazione. I ragazzi vanno elogiati anche perché di fronte avevamo una signora squadra con giocatori di categoria superiore''. Pierini, poi, alla domanda su quelle che sono ancora le possibilità play off della sua squadra, usa un termine indubbiamente azzeccato. ''In questa lotta al vertice mi permetto di dire che siamo degli 'intrusi'. Gli obiettivi, come noto, erano altri. Li abbiamo centrati con anticipo e adesso siamo lì. Dico che il gruppo ha lavorato sempre e continuerà a farlo con carattere, voglia e impegno. Andiamo avanti partita per partita, senza esaltarci e rimanendo coi piedi per terra. Sono sicuro che potremo toglierci altre belle soddisfazioni''. Tornando alla gara è stata intensa ed anche vibrante. L'''esperienza'' dei capitolini si è fatta sentire, anche con un atteggiamento ostruzionistico (quanti laziali sempre a terra doloranti e poi miracolosamente in piedi e scattanti nemmeno venti secondo dopo!), atteggiamento che ha spesso fatto saltare i nervi, ai giocatori biancorossi sul campo, ed anche a molti tifosi. Ci ha messo (molto) del suo anche il fischietto di Mantova Gervasoni che magari, con qualche cartellino giallo in più, all'indirizzo del simulatore di turno avrebbe forse evitato qualche successiva perdita di tempo. A parte questo resta sotto gli occhi di tutti la buona prova complessiva della Pro Vasto. In difesa i giovani Borriello e Ciotti hanno giocato con attenzione e non sono mai andati in sofferenza con la quotata prima linea avversaria (Bonuccelli e Moscelli, sostenuti nel primo tempo da Toledo e poi affiancati nella ripresa da Banchelli). A centrocampo si è distinto un Biagianti davvero in forma smagliante, ben supportato da un sempre reattivo Cacciaglia. Su alti livelli pure Schettino mentre ha avuto poche occasioni per mettersi in luce Morante, rimasto a secco dopo cinque domeniche in cui era andato sempre a rete. Marconato, poi, nel finale, è stato letteralmente prodigioso nel togliere da sotto la traversa un pallone arrivato lì con un maldestro intervento difensivo di Vitale, pronto ed efficace nel premere a sinistra ma un po' in confusione quando costretto alla difensiva. Insomma, note tutto sommato, nettamente positive anche e soprattutto per gli aspetti della tenuta fisica ed anche mentale. La Pro Vasto è viva ed è pronta ad andare avanti con fiducia, a cominciare dalla prossima dura trasferta di Andria.